Tragedia a largo di Lampedusa

20110407-015002.jpg07\04\2015 – Il triste bilancio delle vittime della “carretta del mare” proveniente dalle coste libiche non è ancora definitivo ma non sembra che si possano nutrire fievoli speranze per il ritrovamento di altri superstiti. I naufraghi ,circa 300 somali ed eritrei , hanno visto colare a piccola la loro precaria imbarcazione a circa 39 miglia da Lampedusa. Le condizione climatiche avverse ,vento oltre i 30 nodi, ed il mare forza 6 fa purtroppo immaginare che non si possa resistere a lungo in acqua sopratutto se non muniti di un qualche supporto .Questa è la spiacevole realtà che hanno costato i militari presenti sull’elicottero delle forze dell’ordine italiane in ricognizione. Sono stati avvistati in mare numerosi corpi esanimi tra i quali si distinguevano anche bambini e donne cosa che ha reso la tragedia ancora più amara. Questa gente fugge da paesi in guerra o governati da tiranni in cerca di una vita migliore senza sapere però cosa li aspetta durante e dopo il viaggio. Il premier si è detto molto dispiaciuto per quanto avvenuto ed ha assicurato che come sempre le forze di soccorso navale italiane hanno operato come meglio non si poteva per salvare quanti più naufraghi. Da ricordare che il battello è affondato in acque territoriali maltesi , le autorità della piccola isola\stato, hanno anche ricevuto l’ s.o.s dei profughi ma hanno risposto di non essere in grado di intervenire ed hanno avvertito la nostra marina militare. Sino a quando non si comprenderà che il problema potrebbe diventare di entità europea, si continuerà ad assistere a tragedie e al trattamento non adeguato di persone che fuggono da zone invivibili. L’ Italia da sola non può farsi carico di un problema così gravoso . L’Europa dov’è?!

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