Le cause di separazione presentate nel 2010 sono state 155, tre in meno rispetto all’anno precedente, mentre ne sono state definite, nello stesso periodo, 166 di cui 150 con esito affermativo e 16 negative. Sono questi alcuni dei dati resi noti nel corso dell’apertura dell’anno giudiziario del tribunale ecclesiastico regionale. Quest’anno la cerimonia è coincisa con il 70/mo anniversario della Costituzione dei tribunali in Italia. Il presidente del tribunale ecclesiastico calabro, mons. Raffaele Facciolo, nel corso della sua relazione ha evidenziato che “il servizio di giustizia nelle Chiese di Calabria non è stato né marginale, né superficiale”. La durata della convivenza media del rapporto di coppia, oscilla tra il valore minimo dei tre mesi e il massimo di 17 anni. Numerosi i giudizi pendenti, 245 nel 2010, a differenza dei 266 del 2009, “che richiedono – ha detto mons. Facciolo – una calendarizzazione più intensa delle istruttorie”. I tempi di durata dei processi oscillano tra i quattro mesi e gli otto anni e la metà “é però decisa dopo un anno dalla presentazione del libello”. Il gratuito patrocinio “a nessuno è stato negato – ha sottolineato mons. Facciolo – perché a quanti l’hanno chiesto é stata accordata sia l’assegnazione del Patrono stabile, come anche la dispensa delle spese processuali”. Tra i capi di nullità più ricorrenti, l’immaturità affettiva tocca il 41 %, l’esclusione della prole il 19% e l’esclusione dell’ indissolubilità il 13%.
Giuseppe Dattola
