Mentre la serie A si ferma per dare spazio alle nazionali, la serie B offre spettacolo in una giornata da sfide davvero interessanti. Il posticipo delle 20.45 vedrà di fronte la Reggina e il Livorno in quello che si preannuncia una gara molto importante per la lotta ai play off. Mister Atzori, nella consueta conferenza stampa della vigilia ha voluto presentare la gara che, a detta del mister ciociaro sarà importante ma non decisiva: “Se noi ripetiamo la prestazione di Empoli, non possiamo battere il Livorno.
Al di là dei passaggi sbagliati, è emersa la mentalità con cui siamo entrati nel secondo tempo: mi accollo la responsabilità della sconfitta, perché non sono stato capace di leggere nelle facce dei miei ragazzi, l’intenzione di entrare in campo accontentandosi del pareggio. Ripeto, non mi è piaciuta la mentalità, mentre per quel che riguarda gli errori in fase di possesso palla, li abbiamo fatti e continueremo a farli, perché perfetti non lo saremo mai. Questa è una buona squadra, ma per ottenere il successo bisogna essere al centoventi per cento, come attenzione, mentalità ed atteggiamento tattico in campo”. Arriva il Livorno e arriva un avversario temibilissimo.
Gli amaranto, devono fare i conti tra l’altro, con un’infermeria che non accenna a svuotarsi: “Il recupero di Rizzo è difficile, mentre Colombo si unirà ai compagni oggi, e sarà a disposizione: mi sento di dire che è recuperato, anche se l’allenamento di oggi ci darà la risposta la conferma o meno. Tedesco sta continuando il suo processo di rieducazione, così come Barillà e Burzigotti: ci vorrà un pò di tempo prima di riaverli a disposizione. Sarno ha giocato nel finale ad Empoli, perché avevo bisogno di recuperare, ma è ovvio che non si può dare un giudizio. Merita una chance diversa per poter dare una valutazione più completa, e per domenica potrebbe essere una soluzione”.
Reggina – Livorno è anche il ritorno di Alfredo Novellino da ex allenatore amaranto. Non bellissimo il ricordo lasciato dal neo tecnico del Livorno in riva allo stretto. Mister Atzori nella sua conferenza ha voluto dedicare un pensiero anche al suo “rivale”: “E’ stato il mio allenatore, io nasco alla scuola di Novellino. Mi ha allenato quando avevo 20 anni, e lui era l’allenatore del Perugia: oggi posso dire tranquillamente che dal Novellino di Perugia ho imparato tante cose. Ho conosciuto un Novellino non preparato, di più. Io dico sempre la verità, e quindi oggi devo dire che, a quell’età, è stata una fortuna essere preparato da lui nella fase difensiva. Adesso è un mio collega, ma continuerò a chiamarlo mister.
Lo dico a lui, lo dico a voi e posso dirlo davanti a chiunque: la mia esperienza con il mister è stata eccellente; ricordo quando lo incontravo in palestra a Perugia, e mi spiegava tatticamente come doveva muoversi un difensore centrale. Quello che è successo a Reggio l’anno scorso lo sapete voi e lo sa lui, io non entro in merito assolutamente. Fare una carriera come la sua? Me lo auguro, visto che ha vinto 5 o 6 campionati: riuscire a fare quello che ha fatto lui, mi gratificherebbe sicuramente”.
Danilo Santoro