La data del 21 Marzo segna ufficialmente l’inizio della primavera. Tuttavia, oltre al giorno ufficiale, esiste anche un preciso orario di partenza. Il via autentico, infatti, è per il 21 marzo alle 23,31: ora esatta in cui si verifica l’equinozio di primavera, ovvero il momento in cui la notte e il giorno hanno esattamente la stessa durata e in cui si registra la perfetta perpendicolarità dei raggi del sole all’equatore. Un ipotetico osservatore collocato nel punto che segna esattamente il Polo Nord, vedrebbe una palla rossa all’orizzonte tagliata a metà per tutte le 24 ore successive. L’equinozio di primavera è un momento astronomico a cui sono attribuiti tanti diversi significati che variano a seconda delle culture. Il termine equinozio deriva dal latino e significa “notte uguale” al giorno, per sottolineare che il periodo di dileggiamento e quello di buio hanno la stessa durata di 12 ore. La definizione di “uguale” è però puramente teorica: in realtà, per una serie di eventi, la lunghezza del giorno eccede quella della notte. Agli equinozi, intesi come giorni di calendario, il Sole sorge quasi esattamente ad est e tramonta quasi esattamente ad ovest, ma la posizione non è precisa in modo assoluto: per definizione, l’equinozio è un preciso istante che quindi può, al massimo, coincidere con uno dei due eventi, ma non prodursi due volte nell’arco di 12 ore.
Tra i vari simboli legati a questo giorno ricordiamo il trifoglio, pianta sacra dell’evento. Secondo il Cristianesimo questo momento dell’anno coincide con il concepimento di Gesù ed è sulla base di questo giorno che si calcola la data della Pasqua, una festività variabile che cade nella domenica successiva al primo plenilunio che segue l’equinozio di primavera. Nel pensiero iniziatico, sole e luna rappresentano simbolismi polivalenti: culture ed etnie diverse ritrovano, in queste rappresentazioni, credenze e riferimenti culturali e religiosi. Platone, nel suo scritto “La Repubblica”, ne fa l’immagine del bene quale si manifesta nella sfera delle cose visibili. Un bene concepito anche come Dio supremo o come figlio del Creatore, capace di fecondare, ma anche di bruciare ed uccidere. Il Sole immortale si leva ogni mattina e discende ogni notte nel regno dei morti, per cui con il suo tramonto può condurre gli uomini con sé ed ucciderli. Oltre a vivificare, i raggi del Sole manifestano le cose: le rendono visibili, raffigurano l’estensione del punto principale e misura dello spazio. I raggi solari sarebbero tradizionalmente sette e corrisponderebbero alle sei dimensioni dello spazio più quella extra cosmica, rappresentata dal centro stesso.
Il bello della primavera è poter finalmente festeggiare all’aperto, dopo un lungo inverno di ritrovi in casa davanti ai camini accesi. Come non gustare una calda giornata di sole in cui fiori e piante dai mille colori e profumi fanno da sfondo al nostro ritrovato contatto con la realtà che è il paesaggio che ci circonda? Ogni anno arriva la primavera, un mondo che è la fuori non aspetta che di essere contemplato per dare colori, odori ed emozioni che renderanno questo un giorno unico, come unico è ogni giorno, ogni ora, ogni istante della nostra vita. La natura si risveglia per dare i suoi frutti tra qualche mese, gli stessi frutti della terra che ci consentiranno di avere una vita bella e appagante, viva e piena di sorprese, perché per me, come per te, ogni giorno è un’avventura!
Antonella Pirrotta