La sede dell’“Accademia del tempo libero”, dunque, porterà il nome dell’illustre meridionalista in memoria dell’intensa attività che, in questi stessi luoghi, ha portato avanti a favore della nostra città, della Calabria e delle regioni del Meridione. E’ stato lo stesso Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, a comunicarlo, intervenendo all’incontro di studio e ricerca organizzato dall’Accademia in collaborazione con il Laborest (Dipartimento PAU) dell’Università Mediterranea.
“Spetta a noi reggini – ha affermato il Primo Cittadino, preannunciando che la cerimonia di dedicazione avverrà all’atto dell’ormai prossima riapertura della Biblioteca del Cipresseto – non disperdere il grande patrimonio di valori morali e civili lasciatoci da Zanotti, facendo diventare queste strutture un Centro di cultura intenso e partecipato”. Proprio in sintonia con le affermazioni del Sindaco, la Presidente del sodalizio, Silvana Velonà, aveva introdotto i lavori evidenziando l’impegno e la cura dell’Accademia nella programmazione e nello svolgimento delle molteplici iniziative culturali presso l’Auditorium in questi ultimi cinque anni e preannunciando la disponibilità del Gruppo giovanile di affiancare e sostenere, con spirito volontaristico, le attività che il Comune avvierà nella Biblioteca del Cipresseto. L’incontro è proseguito con l’intervento di Domenico Pietropaolo che ha rievocato lo stato dei luoghi su cui sorgevano i “villini del Cipresseto”, un tempo sede reggina dell’Associazione Nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d’Italia (ANIMI), fondata su iniziativa di Umberto Zanotti Bianco all’indomani del terremoto del 1908 per soccorrere e sostenere le popolazioni colpite dal sisma. Pietropaolo ha poi ricordato la figura complessa di Zanotti meridionalista, educatore, filantropo, patriota, archeologo, ed ha messo in risalto il senso assoluto della concretezza e dell’altruismo che hanno caratterizzato le iniziative realizzate da questo “Missionario laico” in tutto il territorio della provincia reggina, nella lotta all’analfabetismo, nella prevenzione e nell’assistenza sanitaria e nello sviluppo dell’imprenditoria locale. Raccogliendo l’insegnamento che Zanotti ha lasciato alle nuove generazioni e volendo perseguire gli obiettivi di un impegno culturale concreto, il responsabile del gruppo giovanile, Valerio Bascià, ha illustrato l’ipotesi, prima annunciata dalla Presidente, di istituire un Centro studi per affiancare e sostenere l’attività che il Comune intenderà realizzare presso la Biblioteca del Cipresseto in un percorso di conoscenza degli intellettuali, meridionali e non, che hanno svolto in Calabria un complesso di attività finalizzate al riscatto di questa terra. A seguire, Maria Pia Mazzitelli e Alessia Bianco hanno presentato un’iniziativa di collaborazione scientifica tra la Biblioteca Comunale Pietro De Nava e il Laborest del Dipartimento PAU dell’Università Mediterranea volto alla inventariazione, informatizzazione e digitalizzazione del pregiato e, in larga parte inedito, carteggio di Umberto Zanotti Bianco e dell’Animi, un tempo conservato presso lo stesso Cipresseto e ora patrimonio della Biblioteca Comunale reggina. L’incontro si è concluso con la esposizione del Progetto PON per Africo Antica che è stata svolta da Edoardo Mollica, Responsabile scientifico del Laborest (Dipartimento PAU) dell’Università Mediterranea, alla quale ha preso parte anche il Sindaco di Africo, Domenico Versaci. Mollica, dopo aver ricordato che le iniziative volte alla scolarizzazione primaria sono state considerate da Zanotti come una delle chiavi strategiche di riscatto e di emancipazione della popolazione locale, ha illustrato i due ambiti operativi del progetto PON: quello riguardante il restauro conservativo della Scuola elementare di Africo, fatta realizzare da Zanotti, e quello concernente l’istituzione di una Scuola di formazione professionale per operatori del restauro. Il Sindaco di Africo, Versaci, si è soffermato particolarmente sugli obiettivi del Progetto PON, mettendo in evidenza, soprattutto, quello riguardante la possibilità di recupero e riabilitazione dei giovani detenuti ai quali è destinata l’attività della istituendo Scuola di formazione professionale in un’area particolarmente esposta a fattori di rischio.