Nella giornata di ieri, gli uomini del Commissariato P.S. di Bovalino diretti dal dr. Giovanni Arcidiacono, hanno proceduto all’arresto in flagranza di un giovane incensurato per estorsione aggravata e continuata. Gli uomini del Commissariato, a seguito di delicata attività info-investigativa, accertavano che un noto imprenditore di Bovalino era destinatario di missive estorsive e atti intimidatori, questi veniva quindi contattato ammettendo la ricezione delle citate missive. Ben presto l’attività investigativa si concentrava verso P.G. di Bovalino e altri soggetti in fase di identificazione. Alla classica attività indagatrice si affiancava quindi quella tecnologica, attivando diversi monitoraggi. Nel frattempo le missive estorsive si susseguivano costantemente, permettendo agli inquirenti, grazie all’acume investigativo, di addivenire alla targa dei mezzi utilizzati per minacciare la vittima, sempre più sottoposta ad un’enorme pressione psicologica, visto che gli stessi millantavano appartenenze a clan malavitosi egemoni dell’area locale attraverso la promessa di “protezione e campo libero” sul territorio da loro controllato cercando di assoggettare quest’ultima anche ad una condizione di omertà. Intimidazioni e minacce accompagnate da un danneggiamento ad un veicolo personale dell’imprenditore che gli estortori avevano cercato di incendiare. La vittima veniva quindi invitata dagli inquirenti a depositare la somma richiesta di trentacinquemila euro nel luogo indicato dagli estortori. Veniva predisposto un servizio di pedinamento ed appostamento mirato sia alla tutela della vittima che al raggiungimento dei fini istituzionali, cioè l’arresto in flagranza del malfattore. A tal fine venivano fotocopiate tutte le banconote da utilizzare per il pagamento della somma successivamente riconsegnata alla vittima, che l’avrebbe utilizzata per la dazione estorsiva. Prelevata la busta con il denaro l’estortore tentava la fuga a bordo di un ciclomotore ma dopo un breve inseguimento lo stesso veniva bloccato dai poliziotti di Bovalino nei pressi della propria abitazione.
Comunicato stampa – Questura di Reggio Calabria 18.03.2011