Il premier interviene telefonicamente ad un manifestazione del PDL a Cosenza e non risparmia attacchi alla magistratura schierata che lo tiene sotto tiro da più di 17 anni. Il Premier ribadisce la volontà della maggioranza di portare a termine le riforme per le quali gli italiani l’hanno votata. Prima fra tutte quella della giustizia che comprenderà anche la riforma della Corte Costituzionale. Berlusconi continua il suo sfogo al telefono ricordando ai presenti che i pm di Milano hanno tentato di accusarlo e di fermarlo in tutti i modi cercando di delegittimare quella che, invece, è la volontà del popolo italiano ed adesso tentano vogliono eliminarlo dalla vita politica con l’unica arma che gli è rimasta: i processi. Il Presidente del Consiglio racconta anche di un mai smentito “patto” tra Fini e l’ANM secondo il quale si sarebbero potute fare solamente le riforme palesemente apprezzate dalla magistratura e non invece tutte quelle decise dal programma elettorale. Ora che Fini si è scisso dal PDL, insieme ad una parte dei suoi fedelissimi, sarà più facile, continua Berlusconi nel suo intervento telefonico, l’attuazione delle riforme. Il Cavaliere presenta ai presenti, tutta una serie di step che il governo vuole intraprendere per non fermare il rinnovamento della giustizia, iniziando col riproporre tutte le riforme già formulate in passato ma che questa volta verranno approvate con una seduta straordinaria del Consiglio dei Ministri. Il Parlamento quindi le valuterà e saranno votate dalla maggioranza e se sarà necessario si procederà anche al referendum. Questa volta, conclude il Premier, la Riforma della Giustizia si farà perché questo è quello che gli italiani vogliono.
Fabrizio Pace