13\02\2011- Ieri ci sono state due tipi di manifestazioni diametralmente opposte. Da un lato, è sceso in numerose piazze d’Italia, il cosiddetto popolo Viola. Quest’ultimo ha manifestato il suo apprezzamento verso la nostra Costituzione che ci protegge dai soprusi e ci rende uguali di fronte alla legge. In piazza c’erano tutti coloro che non si sentono rappresentanti da questo Governo e che ne criticano l’operato, disprezzando profondamente anche e il premier Berlusconi, reo di non voler farsi processare e di crearsi, a detta loro, leggi ad personam. L’auspicio di Gianfranco Mascia, uno dei promotori della protesta rumorosa ma pacifica del popolo Viola, è che il Cavaliere si dimetta e tolga dall’imbarazzo gli italiani la diplomazia internazionale. I viola protestano anche davanti ai luoghi simboli del potere (prefetture) per cercare (a loro dire) di restituire dignità alle donne che sono continuamente offese dalla tv e dalla vicenda Ruby, che ne propone un modello prettamente legato alla procacità fisica. Diametralmente opposta è stata la manifestazione degli Antipuritani, tenutasi al teatro Dal Verme di Milano e proposta dal giornale Il Foglio di Giuliano Ferrara. Alla riunione hanno partecipato 1500 persone tra le quali molti nomi illustri della politica e dello spettacolo. E’ stata una manifestazione divertente e simpatica (così l’ha definita Formigoni), rivolta a coloro che vogliono sostituire la vera morale con un falso moralismo bigotto. In sintesi tutti coloro che erano presenti alla manifestazione hanno dimostrato nei fatti di essere solidali con Silvio Berlusconi, lo hanno incitato, con slogan e striscioni, a proseguire nella sua battaglia contro la magistratura milanese che cerca di processarlo per la qualunque da circa 17 anni. Il sottosegretario Daniela Santanchè, presente e operosa alla manifestazione ha dichiarato pubblicamente che la vicenda si concluderà con un niente di fatto poiché non c’è reato di concussione se le eventuali persone concusse non dichiarano di esserlo state. Un riferimento particolare è stato fatto da tutti coloro che si sono radunati dinnanzi ai gazebi del PDL riguardo la mancanza di responsabilità dei magistrati nel caso di errore giudiziario. Mancanza per la quale non vengono sanzionati per i loro errori o abusi così come avviene in tutte le altre categorie lavorative non solo in Italia ma nel resto del mondo.
FMP