Alla fine Mubarak ha deciso di abbandonare il suo mandato presidenziale e consegnare il potere nelle mani delle forze militari che lo gestiranno sino alle prossime elezioni che saranno libere e democratiche. Il popolo è sceso in piazza in tutte le città egiziane a festeggiare la cacciata del dittatore i cui conti svizzeri sono stati momentaneamente congelati dalle autorità elvetiche. L’ex presidente si troverebbe attualmente a Sharm El Sheikh città attualmente priva di turisti ed anch’essa nelle mani del popolo festoso che fa sentire la sua gioia in cortei e col suono assordante dei clacson delle autovetture. El Baradei , uno dei personaggi di spicco dell’opposizione egiziana, ha dichiarato, che questo è il giorno più importante della sua vita poiché l’ Egitto viene liberato dopo 10 anni di repressione. Il Vice presidente degli Stati Uniti d’America , Biden, parla di giornata storica per le generazioni egiziane che stanno vivendo questo epocale cambiamento sociale verso la democrazia. Un pò preoccupati invece sembrano gli israeliani che temono per la pace nella striscia di Gaza dove si festeggia come nel resto dell’Egitto e si inneggia ad “un inizio della vittoria”. Adesso è tutto nelle mani dell’esercito che garantirà il passaggio dei poteri e le nuove elezioni dopo aver sciolto l’attuale consiglio dei ministri ,inoltre i militari si faranno garanti della realizzazione anche delle riforme promesse da Mubarak. Compiuto questo grande passo e raggiunto l’obiettivo della democrazia ,si attende che tutti coloro che stavano violentemente scontrandosi o manifestando per le città tornino alla loro normale vita , questo è quanto auspica il Segretario delle Nazioni Unite Ban ki Moon.
Fabrizio Pace