Sinergia tra Prefettura e Regione contro il lavoro nero

Un patto tra la Prefettura di Reggio Calabria e la Regione Calabria è stato siglato in questi giorni per porre un freno al lavoro nero e alle assunzioni irregolari in città e non solo. L’accordo è stato siglato dal Prefetto di Reggio Luigi Varratta e la Regione Calabria rappresentata, su delega del Governatore, dal vice presidente del Consiglio regionale Alessandro Nicolò e dal responsabile della Commissione per l’emersione Benedetto Di Iacovo. L’azione siglata assicura la presenza dello Stato in Calabria, e che i propri uomini e organismi non sottovaluteranno più il triste fenomeno.

Il prefetto Varratta ha spiegato che: «Un’ intesa preliminare e consequenziale ai controlli che abbiamo messo in campo nel 2010, dopo i fatti di Rosarno che avevano fatto esplodere una situazione nota, ma sottaciuta soprattutto negli ambienti che avrebbero potuto intervenire per tempo». La Prefettura, dopo una veloce lettura delle posizioni dei lavoratori insistenti sulla Provincia di Reggio, ha scoperto che esistono 979 posizioni di lavoro fittizie. Inoltre secondo il Prefetto: «Nel 2010, solo nella provincia di Reggio, sono state eseguite 875 ispezioni che hanno permesso di identificare 179 aziende irregolari».

Ma questo è solo un aspetto delle problematiche presenti sul campo, visto che su 1097 lavoratori monitorati , 131 arricchivano le ditte totalmente in nero e 36 risultavano irregolari per altre cause. Questo per quanto riguarda gli italiani, mentre per i comunitari presi in esame, su 533 lavoratori 192 lavoravano totalmente in nero e 23 erano assunti irregolarmente per altre cause. Più difficile il quadro degli extracomunitari, visto che possono essere presi in esame solo quelli regolarmente in Italia, e in questa logica, in provincia di Reggio Calabria, risulterebbero analizzati circa 151 lavoratori di cui 47 muniti di permesso di soggiorno ma con un lavoro in nero; 13 senza permesso e 2 irregolari senza cause accertate.

Benedetto Di Iacovo ha poi diffuso altri dati: «la Calabria è in controtendenza per la contrazione di 5000 lavoratori irregolari rispetto ai 149mila del dicembre 2009, e che Reggio registra il dato più basso fra le province calabresi ( 11,3%) tanto che a Reggio le unità di lavoro irregolari sono scese da 38.400 a 37.300 con una diminuzione nel II trimestre 2010 del 3%». Il protocollo firmato dunque ha una valenza molto importante per l’impatto che porterà sul lavoro nella Provincia. Inoltre si legge nella nota diffusa: «Alla scadenza del termine le Parti medesime valuteranno l’opportunità di procedere ad un rinnovo del protocollo; mentre viene esclusa la proroga tacita. Qualsiasi integrazione e/o modifica alla presente intesa dovrà essere redatta per iscritto e costituirà parte integrante del protocollo una volta sottoscritta da entrambi gli interessati. Saranno coinvolti nel “patto” oltre ai soggetti proponenti presenti ieri, i sindacati e le associazioni di categoria a vario titolo coinvolte e/o penalizzate dal lavoro nero e irregolare».

Salvatore Borruto

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