Reggina-Padova 1 a 1: la beffa è servita!

Reggina – Padova 1 – 1

Marcatori: 33’ st Bonazzoli (rig.), 48’ st Vantaggiato.

Reggina: Puggioni; Cosenza, Burzigotti, Acerbi, Barillà (13′s.t. Rizzato), Laverone, Rizzo, Colombo, Viola N. (18′s.t. Campagnacci), Zizzari; De Rose (40′s.t. Castiglia), Bonazzoli. Panchina: Kovacksic, Laverone, Di Lorenzo, Viola. All.: Atzori.

Padova: Cano; Crespo, Cesar, Legati, Renzetti, Bovo (38′s.t. Cuffa), Jidayj, Gallozzi (43′s.t. Di Nardo), De Paula (15′s.t. El Shaarawy), Ardemagni, Vantaggiato. A disp: Agliardi, Trevisan, Ronaldo, Hochstrasser. All.: Calori.

Note: Ammoniti: Legati e De Rose. Recupero: 2’ pt e 5’ st.

Arbitro: Tozzi di Ostia

Sfortuna o paura di vincere? Una serata non esaltante quella della compagine amaranto, che al termine dei 95’ giocati, lascia ancora l’amaro in bocca. Ancora una volta la Reggina “perde punti” nei minuti finali dell’incontro, e come già successo contro l’Albinoleffe e contro il Piacenza, ecco servito il tris da Vantaggiato, che molto fortunosamente, trova la via del pareggio.

Sfortuna o paura di vincere? Consideriamo tutte e due le componenti, perché diciamolo pure, quando ad una squadra la vittoria manca da due mesi, si cerca solo di portare a casa i tre punti, ed il baricentro arretra, ed i contropiede non sono illuminanti. Termina 1 a 1 al Granillo, e Tozzi di Ostia si conferma “bestia nera” per gli amaranto. Al calcio d’inizio, Atzori e Calori giocano i nuovi acquisti: De Rose è preferito in mediana, mentre De Paula ad El Shaarawy, con i veneti, che di fatto schierano le tre punte. Altro cambio per Atzori rispetto alla partita di Piacenza, non c’è Adejo squalificato e spazio allora a Burzigotti, che insieme al rientrante Cosenza ed ad Acerbi, completano la linea difensiva.

Proprio Cosenza “regala” il primo brivido al pubblico del Granillo, sbagliando un passaggio, e favorendo la conclusione di Gallozzi che lambisce il palo alla destra di Puggioni. La Reggina risponde con Barillà, che prima spara alle stelle e poi “cicca” in area di rigore, da buona posizione. Si arriva al 17’ con Vantaggiato che nel giro di otto minuti, impegna tre volte Puggioni, prima con un tiro da fuori che l’estremo difensore amaranto mette in angolo; poi servendo De Paula dopo un tunnel ai danni di Cosenza, ed infine su punizione. Forte ma centrale la conclusione, ed ancora Puggioni mette in corner. Al 38’ però la Reggina avrebbe la palla del possibile vantaggio, ma Colombo forse un po’ troppo di fretta, calcia di poco alto, solo in area. In chiusura di primo tempo, è ancora Puggioni che si esalta sfoderando la più bella parata della serata, respingendo un colpo di testa di Ardemagni, sugli sviluppi di un calcio di punizione.

La ripresa, regala davvero poche emozioni, con la Reggina che però con pazienza, guadagna metri di campo, e si rende pericolosa con Zizzari che prima prova un lob, che sfiora il palo e poi viene anticipato di testa proprio “sul più bello” da un difensore, su ottimo cross di Rizzato. Trovano anche il gol i locali, con Acerbi, ma la posizione del neo acquisto del Genoa, è nettamente di fuorigioco. Passa un minuto appena, e Rizzato (subentrato a Barillà), scodella in mezzo un pallone, Bonazzoli viene spinto da Legati e per l’arbitro è calcio di rigore. Lo stesso capitano amaranto, si dimostra glaciale, trasformando il penalty e regalando il vantaggio ai suoi. Mancano appena 12’ più recupero alla fine, ed il Padova si getta all’assalto dell’area reggina, con i centrocampisti ed i difensori amaranto, che commettono lo stesso errore di Piacenza: arretrano il baricentro, e soffrono maledettamente.

Con Campagnacci per due volte però, ci sarebbe l’occasione di chiudere il match in contropiede, ma l’ex Giulianova, cincischia e finisce con il perdere il pallone. Ed allora ecco la beffa al minuto 93’. Tiro da fuori di Vantaggiato non irresistibile, che incontra un groviglio di gambe amaranto, e la palla termina la sua corsa in rete, spiazzando e beffando Puggioni. Sfortuna o paura di vincere? Forse entrambe le cose, ma certo è che la Reggina nonostante i suoi limiti in attacco e qualche “pennichella” difensiva, si dimostra viva e con carattere. Non si può chiedere di più a questi ragazzi, considerato il fatto che un regista, un trequartista ed un attaccante di categoria, non sono arrivati nel mercato di riparazione; aspettando Sarno.

Fabrizio Cantarella

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