Tasso disoccupazione inalterato, anche se peggiora tra i giovani

Il tasso di disoccupazione complessivo rimane stabile all’8,6% secondo gli ultimi dati Istat. «Le condizioni del mercato del lavoro italiano sono un po’ più serene: l’occupazione ha smesso di scendere e nell’ultimo bimestre la disoccupazione ha preso a calare» spiega Mario Albisinni, ricercatore Istat. Se il tasso di disoccupazione è fermo, il numero di persone in cerca di occupazione è invece diminuito dello 0,5 per cento rispetto al mese di novembre mentre registra un aumento del 2,5% rispetto a dicembre 2009. Le persone inattive in età compresa fra 15 e 65 anni risultano in aumento dello 0,1%. Migliora la condizione delle donne. Dicembre registra, infatti, 11.000 disoccupati in meno rispetto a novembre, sintesi di 16.000 uomini in più che cercano lavoro e 27.000 disoccupate in meno.

Ma il dato preoccupante è che ormai un giovane su tre è disoccupato. La disoccupazione giovanile (15-24 anni) a fine 2010 segna un nuovo record al 29%, livello più alto da gennaio 2004. Se dunque il tasso di disoccupazione a dicembre 2010 è rimasto invariato rispetto al mese precedente, quello della disoccupazione giovanile continua a salire (portandosi, come già detto, al 29% con un incremento dello 0,1% rispetto a novembre e del 2,4% rispetto a dicembre del 2009). Quanto all’emergenza giovani, il ministero ricorda che nel complesso lo stanziamento in corso da parte dell’esecutivo per l’occupabilità giovanile è pari a un miliardo e 82 milioni di euro di cui 490 milioni di diretta competenza del Welfare, che sono stati impegnati su progetti che vanno dai premi di assunzione giovani e aiuti all’auto imprenditorialità nell’artigianato e nel turismo, alla transizione scuola-università-lavoro, alla diffusione dei contratti di apprendistato nell’artigianato, all’indennità per i parasubordinati.

Filippo Turiano

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