Nella ventiduesima giornata di serie A si rivede la Lazio della prima fase di campionato che attacca, copre e finalizza nel migliore dei modi contro una Fiorentina, assente. A mettere la firma alla partita è Kozak con la sua doppietta.
Nel secondo anticipo, Ibrahimovic è in forma e si vede; insieme a Robinho, Zlatan segna la tredicesima rete quest’anno e il Catania di mister Simeone incassa la seconda sconfitta consecutiva.
Domenica alle dodici e trenta il match tra Brescia e Chievo regala ben tre gol con la doppietta di Pellissier e la rete di Mandelli che silurano il Brescia ai bassi fondi.
Il Bari ha le opportunità per dare il via alla rimonta ma non le sfrutta. Il Cagliari è superiore è si vede grazie a uno stato di forma strepitoso del bomber Matri che sigla la doppietta vincente. Okaka accorcia le distanze segnando la sua seconda rete con la maglia del Bari. Buono l’esordio del reggino Missiroli.
Partita da brividi tra Inter e Palermo. Passano in vantaggio gli ospiti portandosi sul due a zero con le reti di Miccoli, che lascerà il campo al giovane Kasami, e Nocerino che sulla respinta del portiere si fa trovare pronto. L’Inter scende in campo e, gasata dal rigore fallito dal gioiellino Pastore, dà il via all’attacco con il “pazzo” Pazzini che si presenta con una doppietta alla tifoseria nerazzurra. Eto’o è sempre lui e dagli undici metri non sbaglia. Leonardo può ritenersi soddisfatto della prova di carattere dei suoi ragazzi.
Il Lecce nello scontro salvezza con il Cesena di Ficcadenti sembra ormai aver portato i tre punti a casa, ma ci pensa Bogdani e far svanire i sogni della tifoseria giallorossa con l’incornata vincente allo scadere.
Partita ricca di gol quella tra Genoa e Parma. Inizia bene la squadra di casa con la rete di Palacio su calcio di rigore, pareggia Hernan Crespo che, nonostante l’età, non perde il vizio del gol ma a chiudere definitivamente il match ci pensano Paletta con un autogol e Kaladze che segna la sua prima rete in maglia rossoblù.
Garrone avrebbe dovuto lasciare da parte orgoglio e presunzione ma preferendo manovre di mercato fantasiose e drastiche per la tifoseria blucerchiata, si presenta al San Paolo e incassa un poker secco. La tripletta di Cavani, sempre più in forma, e il gol di Hamsik ammutoliscono Di Carlo che non sa cosa sta succedendo ai suoi ragazzi.
L’incontro tra Bologna e Roma si gioca per soli sedici minuti, finché il triplice fischio dell’arbitro dichiara ufficialmente la sospensione dell’incontro per impraticabilità del terreno.
Il big match tra Juventus e Udinese termina a favore degli ospiti che non perdono la testa nonostante il grandissimo gol di Marchisio che al volo s’inventa una sforbiciata che s’insacca nel sette. Prima Zapata e poi Sanchez ribaltano il risultato innescando la protesta della tifoseria juventina che ne ha per tutti, assenti e presenti, manovre di mercato e dirigenza. Una tifoseria del calibro della Juventus, abituata a vincere tutto, non può permettersi di vedere la propria squadra perdere clamorosamente colpi in campionato e negare l’accesso a palcoscenici ben più ampi, il presidente Agnelli dovrebbe mettersi una mano sulla coscienza e l’altra al portafoglio, per portare grinta voglia e qualità a questa squadra.
Giuseppe Foti