Nonostante la partita Juventus Roma in molti hanno seguito la puntata di giovedì 27 di Anno Zero. Anzi questa ha fatto il record di ascolti dalla nascita del programma. Come di solito succede, Santoro comincia la trasmissione con una breve introduzione. Il conduttore illustra i temi trattati durante la serata ad un folto pubblico ed un salotto nutrito di ospiti insigni, tra i quali manca F. Cicchitto che non si è presentato per rimanere fedele alla linea di astensione verso i programmi faziosi scelta dal PDL. Sembrava essere una puntata come tutte le altre, durante le quali Santoro induce abilmente i suoi ospiti ed il suo pubblico a polemizzare contro il governo. Questa volta un imprevisto “frena” la trasmissione e la rende molto più gradevole agli occhi di chi anche moderatamente vuole criticare l’operato dalle maggioranza. Il direttore generale della RAI, Mauro Masi, è intervenuto per la prima volta nel suo incarico in diretta televisiva per dissociarsi dalla conduzione della trasmissione e per dichiarare l’estraneità alle vedute del programma da parte dell’azienda nazionale che lui rappresenta. C’è stato un animato dibattito tra Santoro e Masi ( il quale è per il rispetto delle regole, non vuole valutazioni in diretta tv) con il conduttore che risponde anche poco garbatamente al direttore, ed il secondo che precisa la possibilità che la trasmissione così come era cominciata sarebbe stata passibile di sanzioni legali. Dopo questo “siparietto”, c’è stata la pubblicità che ha dato modo di tranquillizzare gli animi. Ripresa la diretta i toni sono stati molto più pacati e si è discusso di tutto con una sopportabile faziosità mai vista prima nella trasmissione di RAI 3. Berlusconi è stato come sempre il bersaglio degli invitati con il solo Bel Pietro a difenderne le sorti. Anche Mentana ha manifestato il suo pensiero sulla vicenda Ruby , ma a differenza di R. Bindi, anch’essa ospite di Anno Zero, ha puntato l’attenzione sul fatto che attualmente il PD non avrebbe chi portare come presidente del consiglio qualora Berlusconi dovesse cadere e a suo avviso questa sarebbe una garanzia del fatto che il cavaliere continuerà a governare. Anche Paolo Mieli pur rilevando a suo parere l’indifendibilità del Presidente del Consiglio nella vicenda delle feste di Arcore, attribuisce alla sinistra italiana attuale una corresponsabilità della cattiva politica poiché non riesce a dare un’alternativa valida nelle proposte del governo e non riesce ad esprimere un candidato valido (citando gli incresciosi fatti delle primarie di Napoli). In conclusione del programma le solite vignette del “disoccupato” Vauro. A detta di chi non ha mai potuto digerire Anno Zero questa volta, chissà forse per la strana coincidenza della telefonata del dott. Mauro Masi, la trasmissione è stata più gradevole ed un po’ più equilibrata sebbene sempre di parte. Forse creato questo precedente, se il dottor Santoro (com’è nelle disponibilità liberali di ogni individuo) vuole continuare a fare trasmissioni apertamente schierate a sinistra sarà costretto a lavorare, per editore privato o usando un linguaggio della sinistra radicale a lui cara, un padrone. La RAI è la tv pubblica e parlando faziosamente si offende la sensibilità di chi la pensa diversamente dal conduttore o come dagli autori del programma. Parliamo, attualmente, dei milioni di Italiani (superiori nella quantità agli altri) che hanno votato il PDL che governa il paese .
FMP