Calabria: crisi e pignoramenti

La crisi ‘morde’ ancora e molte famiglie pagheranno un conto salato con i pignoramenti che quest’anno cresceranno in media di oltre il 30% rispetto al 2009 (di quasi il 70% nel triennio 2008-2010). Morale: oltre 150 mila case che finiranno all’asta. Il quadro emerge dalle cifre raccolte da Adusbef attraverso un monitoraggio in 35 dei maggiori Tribunali italiani: i dati sono stati raccolti e comunicati in gran parte dai Tribunali fino ai mesi di ottobre-novembre scorso e proiettati da Adusbef su base annua. Gli aumenti maggiori di pignoramenti si registrano a Milano (+1.592, per un totale di 4.885), seguita da Torino (+930); Roma (+728); Monza (+424); Verona (+425); Bergamo (+416); Lecce (+365); Brescia (+290); Genova (+336). In fondo alla graduatoria le famiglie residenti a Rovigo (+13,8); Venezia (+13,9%); Forlì (+16,1%); Vicenza (+16,7); Perugia (+18,1%). Alla luce di questi dati, per Adusbef, “occorre un urgente decreto ‘salva-famiglie’, anche con sgravi fiscali di almeno 1.500 euro per i redditi sotto i 25.000 euro a favore di lavoratori a reddito fisso e dei pensionati, per attutire le gravi ricadute sull’economia reale che già sconta una recessione da economia di guerra che diventerà più pesante nei prossimi mesi quando il crack finanziario globale dispiegherà i suoi effetti sulle fasce sociali più deboli. Numeri che devono essere immediatamente girati a coloro che scrivono le regole e le norme su questo argomento. Se le previsioni verranno rispettate si rischia una vera e propria crisi che potrebbe avere delle conseguenze decisamente negative sui cittadini che, in un momento di grande crisi, non riescono sempre ad adempiere a tutte quelle richieste fondamentali per evitare che i propri possedimenti vengano pignorati.

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About the Author: Nadia Fotia