Quest’anno l’economia mondiale, secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale, crescerà in media del 4,4%. Le stime sono state riviste al rialzo, rispetto a quelle di ottobre 2010, con un leggerissimo +0,2%. Nel 2012 invece, la crescita dovrebbe assestarsi a un ottimo +4,5%. A livello europeo, a dispetto della crescita mondiale attestata attorno al 4%, il livello non supererà l’1,5%, invariato rispetto alle stime di ottobre, e l’1,7% nel 2012. Gli stati Uniti invece cresceranno del 3% quest’anno, e del 2,7% il prossimo (-0,3).
Situazione italiana
Dopo l’uscita dei poco incoraggianti dati Istat dei giorni scorsi, anche quelli del Fondo Monetario non sono dei più rosei per il Bel Paese. Il Fondo ha stimato che l’Italia crescerà nel 2011 dell’1% e del 3% nel 2012. Rispetto alle stime di ottobre quindi rimane invariato il tasso di crescita del 2011, ma si abbassa dell’0,1% quello in stima del 2012. Queste cifre di certo non sono benauguranti per la nostra economia, ormai in stagnazione da diversi anni, inchiodata ad una crescita variabile tra lo 0% e l’1%. Di fatto ci ritroviamo in questa stagnazione economica, da cui difficilmente riusciamo a venirne fuori. Bisogna però annotare che l’export internazionale italiano sta tenendo botta con la concorrenza straniera, e questo è di buon auspicio per un eventuale crescita superiore alle aspettative. Dati Confindustria alla mano, dal picco più basso del maggio 2009 ad oggi, abbiamo avuto una crescita del 26%. Il meno 41% dei mesi bui della crisi, sembra essere definitivamente alle spalle, tanto che l’associazione degli industriali si è spinta in avanti, dichiarando che la crisi acuta ormai è alle spalle. La ripresa definitiva tuttavia è ancora lontana, infatti la crescita sì è costante ma bisognerà superare questo biennio che ci attende, per tornare ai livelli di produttività del 2007.
Capitolo consumi
La situazione drammatica del blocco e del crollo dei consumi delle famiglie italiane sembra essere leggermente migliorata. La domanda resta piuttosto debole ancora, ma almeno non sarà delineata da un segno negativo. Le stime infatti parlano di una crescita dei consumi pari a circa +0,4 nel 2011.
Situazione Mondiale
Il Fondo Monetario ha tracciato la situazione mondiale, spiegando che la ripresa e la crescita avverrà in due modi differenti, cioè a due velocità diverse. Le economie avanzate infatti procedono in maniera più lenta rispetto a quelle emergenti, che viaggiano ad una crescita media spaventosa. Bisogna però sottolineare che in quelle economie: «emergono pressioni inflazionistiche e segnali di surriscaldamento, dovuti ai flussi di capitale».
Il dato che viene fuori da queste serie di analisi è che la Cina per i prossimi due anni sarà la locomotiva del pianeta, avendo una crescita del proprio prodotto interno lordo di circa il 9,6 nel 2011 e del 9,5 nel 2012. Anche l’India vivrà due anni di grandissima espansione, con crescite medie del 8,4% nel 2011 e dell’8% nel 2012. Qualche problema invece per gli Stati Uniti, dove il debito pubblico è salito al 100,75%, più del doppio di quello della zona Euro, e si stima che entro il 2016 si supererà quota 110%. Senza un piano serio di taglio del debito, il Fondo Monetario prevede forti ripercussioni negative sull’intera economia mondiale nei prossimi decenni.
Salvatore Borruto