Osservazioni su PISL Programma Operativo, Asse VIII, Città, Aree Urbane e Sistemi Territoriali – Obiettivo Specifico 8.2

Cittadinanza Democratica protesta, esprimendo il proprio disappunto ed incredulità rispetto alla programmazione territoriale e progettazione integrata 2007/2013, elaborata dal Settore 14 – Pianificazione Territoriale, Programmazione, Urbanistica e Trasporti – della Provincia di Reggio Calabria, sovrinteso dall’Ass. Michele Tripodi ed esprime pieno consenso alle vibranti proteste, manifestate già in sede di riunione dal Vice Sindaco ed Assessore all’Urbanistica del Comune di Gioia Tauro, arch. Jacopo Rizzo, nell’attesa che esse vengano formalizzate presso gli uffici provinciali, regionali e persino dell’U.E., com’è appunto nelle intenzioni dell’Amministrazione Gioiese.    .

La suddetta programmazione, infatti, che costituisce la base documentale da inoltrare alla Regione per consentire l’accesso ai fondi comunitari a favore dei Comuni della Provincia di Reggio Calabria, risponde purtroppo alle vecchie logiche di una  politica che è ben lungi dal perseguire l’interesse generale in un’ottica di sistema e che, nel rincorrere persistentemente ed insolentemente interessi di campanile,  rischia di tradursi nell’ennesima occasione persa per il territorio della Piana di Gioia Tauro.

E’, infatti, a dire poco strabiliante che – come accaduto appunto nella riunione del 12 gennaio scorso –  si presenti un documento programmatico che si “dimentica” del Porto di Gioia Tauro – e, dunque, dei tre Comuni  della Città del Porto.

Addirittura si disegna persino una nuova geografia della Piana (quest’ultima non già denominata – come universalmente è – di Gioia Tauro, ma non meglio individuata e genericamente indicata quale “Piana”)  che ruota tutta attorno a Palmi e Polistena, in continuità con il recente passato, in cui, in spregio alle esigenze sentite e manifestate dalle popolazioni del territorio, si giunge a capovolgere decisioni pregresse massicciamente condivise dalle popolazioni locali, quali ad esempio, la scellerata decisione  in materia di sanità, laddove si vorrebbe fare abdicare  l’Ospedale Unico della Piana  a favore dei due mezzi ospedali, appunto di Palmi e Polistena.

In un momento in cui la crisi del Porto di Gioia Tauro, è tutta protesa a compattare le energie sull’unico vero volano di sviluppo dell’intera economia regionale,  l’Assessorato Provinciale Reggino alla Programmazione, Urbanistica e Trasporti, ipotizza uno sviluppo futuro della Provincia di Reggio Calabria che si dimentica dell’esistenza dei uno dei maggiori porti del Mediterraneo e dei Comuni della Città del Porto, così ponendosi persino in contraddizione con sé stesso.

Infatti, il Piano territoriale di coordinamento Provinciale (elaborato appunto dalla stessa Provincia e citato nella programmazione presentata il 12 gennaio scorso, tra i documenti con i quali esso si pone in coerenza, per priorità ed obiettivi) punta sulle tre città del Porto come uno degli elementi di forza  del “sistema stellare della  piana”, arrivando addirittura ad immaginare i poli attrattori della Piana negli spostamenti casa-lavoro nei .due Comuni di Palmi e Polistena, così dimenticandosi completamente dell’area portuale, che catalizza quotidianamente migliaia di presenze in movimento dall’intera regione.

Cittadinanza Democratica dice basta e pretende che gli Enti preposti agiscano con alto senso di responsabilità.

Confidiamo che la sensibilità e la responsabilità istituzionale del Presidente Morabito  sarà fondamentale per una revisione che corregga le macroscopiche dimenticanze del documento presentato, così come siamo certi che l’assessore Tripodi – che pure è sindaco del Comune di Polistena – eserciterà con coscienza il suo mandato di Assessore Provinciale, nell’adempimento del quale dismetterà ogni altra veste che non sia quella del politico provinciale, deputato alla cura degli interessi del territorio dell’intera Provincia di Reggio Calabria.

Soltanto così, superando la miopia che pare caratterizzare il documento dei PISL presentato la settimana scorsa, prendendo consapevolezza che il futuro dell’intera Calabria non possa prescindere dal Porto di Gioia tauro e dalla capacità che la politica avrà di integrarlo con il territorio circostante, in un rapporto simbiotico di dare-avere e  puntando finalmente – e non solo a parole –  in ossequio agli indirizzi della Comunità Europea,  sulla  “Città del Porto” (Gioia Tauro, San Ferdinando e Rosarno) la Piana di Gioia Tauro in primis e così la Provincia di Reggio Calabria e l’intera regione potranno giovarsi finalmente di concreti benefici e non più di solite chimere.

Cittadinanza Democratica – Gioia Tauro

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