L’annuncio ufficiale, tanto atteso, è finalmente arrivato. Il prossimo primo maggio, seconda domenica dopo Pasqua, Giovanni Paolo II sarà proclamato beato. A dare la notizia, il direttore della sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi. «L’iter della causa dalla morte di Wojtyla è durato sei anni e un mese, trenta giorni in meno di quella, già velocissima, di madre Teresa di Calcutta. Ma tutti i passi sono stati fatti con cura, senza sconti, con solo due ‘facilitazioni’: “la prima, di non attendere i cinque anni dalla morte, alla luce della eccezionale attesa popolare e della grande fama di santità. La seconda, una corsia preferenziale che ha reso possibile fare avanzare la causa stessa man mano che la documentazione veniva ultimata e vagliata». Queste le parole del portavoce vaticano che ha aggiunto: «Da qui al primo maggio mancano solo tre mesi e mezzo e nella basilica di San Pietro sono iniziati i lavori di preparazione presso la cappella di San Sebastiano, nella navata a destra, dopo la Pietà e prima del Santissimo Sacramento, dove verrà traslata la bara, sulla cui lastra sarà semplicemente scritto in latino: “Beato Giovanni Paolo II”». Il primo sostenitore della beatificazione di Wojtyla è stato Benedetto XVI che, ricordando il suo predecessore, ha più volte dichiarato: «Bastava osservarlo quando pregava: si immergeva letteralmente in Dio e sembrava che tutto il resto in quei momenti gli fosse estraneo. Intratteneva con il Signore una conversazione intima, singolare e ininterrotta, nutrita da tante qualità umane e soprannaturali». Una sottolineatura, questa, che rivela quanto il Papa tedesco sia convinto della santità di Giovanni Paolo II e che non lascia dubbi sull’eredità spirituale lasciata dal Papa polacco alla Chiesa e al mondo intero. Il processo di beatificazione era stato avviato per decisione dello stesso Ratzinger, senza aspettare i canonici cinque anni dalla morte: tra giugno 2005 e aprile 2007 furono celebrate l’inchiesta diocesana e quelle rogatoriali sulla vita, le virtù e la fama di santità e di miracoli e nel giugno 2009 si ebbe parere positivo in merito all’eroicità delle virtù. Subito dopo venne presentata all’esame della Congregazione delle Cause dei Santi la guarigione dal morbo di Parkinson di suor Marie Simon Pierre Normand, che fu definita scientificamente inspiegabile e quindi “miracolo”. «Per tutti i romani la beatificazione di papa Wojtyla è una notizia sconvolgente ed eccezionale – ha dichiarato il sindaco di Roma Alemanno – le celebrazioni per la beatificazione comporteranno un grande impegno organizzativo. Il Papa ha detto che confida nella nostra capacità di risposta, per cui sono convinto che il primo maggio, che è anche la festa dei lavoratori, troveremo l’occasione per fare una grande festa». In genere, per le grandi cerimonie in Vaticano è richiesto l’invito. Per questo motivo, già da tempo, erano iniziate ad arrivare alla Santa Sede richieste per i biglietti che avrebbero permesso di accedere a piazza San Pietro e a via della Conciliazione. Ma la Prefettura della Casa Pontificia ha annunciato che il rito di beatificazione sarà aperto a tutti i fedeli, che non sarà necessario alcun biglietto d’invito per le decine di migliaia di pellegrini attesi nella capitale domenica primo maggio 2011, per il riconoscimento più grande a un grande Papa e un grande uomo.
M. Cristina Scullino