Con al riapertura delle scuole dopo le vacanze natalizie, comincia a circolare con più insistenza l’influenza invernale e gli esperti, dopo i numerosi casi già registrati, si aspettano un aumento consistente del numero dei malati. Proprio per questo motivo, ripetono l’invito a ricorrere alla vaccinazione, sottolineando che non è troppo tardi per ottenere la copertura immunitaria che permette di evitare la malattia. ”L’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Ministero della Salute prevedono un aumento dei casi di influenza con picco, in Italia, tra gennaio e febbraio. Nel 2010 vi è stato un minore ricorso alla vaccinazione stagionale che quest’anno comprende anche il ceppo responsabile della forma H1/N1, oltre ai ceppi A e B circolanti nelle ultime stagioni” afferma Fernando Aiuti, presidente Commissione Politiche Sanitarie di Roma Capitale. L’esperto spiega ancora che in Inghilterra e in Francia nelle scorse settimane è stato registrato un forte incremento, sopra la media stagionale, con circolazione dei ceppi di influenza A (incluso quello H1/N1) ed in misura minore da influenza B, forme entrambi che possono essere prevenute con il vaccino. Per questo gli esperti rinnovano l’appello a sottoporsi quanto prima alla vaccinazione presso i medici di famiglia o le Asl o gli ospedali, e ricordiamo che la vaccinazione è fortemente consigliata a tutti i soggetti sopra i 65 anni di età, alle donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza e a tutte le persone affette da gravi patologie come malattie cardiache croniche; bronco pneumopatie croniche; deficienze immunitarie primarie, secondarie ed acquisite come l’Aids;malattie metaboliche come il diabete; persone sottoposte a terapie immunosoppressive, persone soggette ad infezioni ricorrenti e con asma allergico. Il vaccino è consigliato anche a persone tra i 55 e 65 anni specie se esposte al contatto con il pubblico. Inoltre, se anche la vaccinazione non avviene in tempo prima di una eventuale influenza – conclude Aiuti – questa non aggraverebbe il decorso della malattia ma ne attenuerebbe in ogni caso il decorso e le possibili complicanze. Gli esperti raccomandano inoltre di osservare le misure di igiene e protezione individuali, utili a prevenire la diffusione del virus influenzale, e di effettuare la vaccinazione, soprattutto ai pazienti a rischio di complicanze e alle persone non a rischio che svolgano attività di particolare valenza sociale. Quest’anno il vaccino è efficace sia contro il virus A H1N1, sia conto il virus stagionale. Questa la composizione del vaccino: •antigene analogo al ceppo A/California/7/2009 (H1N1), cosiddetto ceppo “Pandemico”; •antigene analogo al A/Perth/16/2009 (H3N2); •antigene analogo al ceppo B/Brisbane/60/2008. L’offerta di vaccino alle categorie raccomandate è gratuita e attiva da parte delle Regioni e Province Autonome. Altra raccomandazione: non usare gli antibiotici per curare l’influenza, in quanto il loro utilizzo non è solo inutile, ma anche potenzialmente nocivo. Infatti, oltre a risultare inattivi contro le infezioni di origine virale, se assunti in maniera indiscriminata, gli antibiotici possono contribuire a favorire la selezione di germi resistenti. Essi costituiscono comunque un presidio molto importante in caso di complicanze batteriche, che possono verificarsi nel corso della malattia, soprattutto in soggetti predisposti, ma la loro prescrizione va sempre riservata al medico, in grado di indicare dosi e tempi corretti di assunzione.
Antonella Pirrotta