Alle prime ore del mattino di oggi, personale del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni “Calabria”, ha dato esecuzione ad un provvedimento di custodia cautelare in carcere, nei confronti di un impiegato presso le Poste Italiane, con la qualifica di portalettere, in servizio presso il Centro Primario di Distribuzione “Nord” di Reggio Calabria, in quanto resosi responsabile dei reati di apertura, sottrazione e distruzione di corrispondenza, nonché furto di beni. L’indagine, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, Sost. Procuratore della repubblica, dr. Rocco COSENTINO, prende spunto nel corso dell’anno 2010, da esposti e lagnanze di numerosissimi utenti reggini, che lamentavano il mancato recapito di pacchi, oggetti e corrispondenza, in alcune zone specifiche della città. L’incipit delle attività investigative, supportate anche da una fattiva collaborazione dei Responsabili Regionali e locali di Poste Italiane, partiva dalle zone interessate consentendo alla Polizia Postale di Reggio Calabria, di individuare, anche grazie alle attività di videosorveglianza, il responsabile dei reati. Lo stesso, infatti, sin dalle prime ore delle mattino, rovistava all’interno del deposito ove prestava la propria attività lavorativa, impossessandosi abilmente di ogni bene di valore, distruggendo ciò, che a suo parere, non gli era utile. Durante le perquisizioni effettuate dagli agenti, presso il proprio domicilio e la sede di lavoro, venivano rinvenuti centinaia di articoli di ogni genere, timbri di professionisti, copie di ricevute fiscali in bianco, tutti accatastati in maniera confusa, tanto da rendere difficile una catalogazione, ed il trasporto in Ufficio del materiale. Particolarmente complessa, è risultata l’individuazione del domicilio, in quanto lo stesso, non censito al Comune di Reggio Calabria, forniva all’azienda e ad altri enti innumerevoli indirizzi.
comunicato stampa – Questura di Reggio Calabria 14.01.2011