“Nel terzo trimestre 2010 la rilevazione Movimprese curata dal nostro Ufficio studi registra un lieve calo dello stock delle imprese artigiane, che perdono 50 unità attestandosi su un totale di 37.140 imprese“. Lo afferma, in una nota, il presidente di Unioncamere Calabria, Fortunato Roberto Salerno. “Assistiamo dunque ad un tasso di sviluppo negativo dello 0,13% poiché le nuove iscrizioni sono inferiori alle cessazioni. In valore assoluto si registrano saldi positivi, seppure esigui, nel settore delle costruzioni. Saldi negativi, invece, per trasporto e magazzinaggio. Il comparto artigiano rimane composto prevalentemente da imprese operanti nelle attività di tipo tradizionale ed in particolare il 31,18% delle imprese artigiane opera nel settore delle costruzioni, il 25,54% nel manifatturiero, il 15,32% nelle altre attività di servizi. La ditta individuale, in diminuzione rispetto all’ultima rilevazione dello 0,33%, rimane la forma giuridica più diffusa tra le imprese artigiane rappresentando l’85,52% del totale con ben 31.762 unità. In crescita le società di capitali che presentano un tasso di sviluppo pari al 1,39%. Il comparto artigiano, insieme a quello agroalimentare e turistico, rappresenta una colonna portante della nostra economia regionale, oltre che un patrimonio inestimabile di tradizioni, saper fare e conoscenza storica del territorio. La maturità di una classe dirigente istituzionale responsabile passa anche attraverso la capacità di dare una lettura critica e propositiva dei dati statistici rilevati che dispiegano le trame politiche, economiche e sociali del tessuto regionale calabrese“. Numeri importanti che confermano quanto abbiamo già esposto in altri settori del mercato del lavoro e che comunque fanno ben sperare per una quanto meno lenta ripresa anche se ci vorrà del tempo. L’artigianato è un settore importante dell’Economia calabrese ed un’industria che va tutelata e protetta data la moltitudine d’aziende che operano in questo settore presenti nel territorio.
Giuseppe Dattola