Tiriamo oggi le tristi somme dell’attentato nei confronti della comunità cattolica cristiana in Egitto, precisamente ad Alessandria. Un kamikaze imbottito di esplosivo, forse si è trattato di una donna, si è fatto esplodere fuori da una chiesa colma di fedeli causando la morte di 22 persone ed il ferimento di 96 altri presenti alla funzione.
Il sacerdote ha continuato ad officiare la messa per evitare che altre persone si riversassero in strada dove il panico la faceva da padrone. Il giorno dopo questo triste evento, rivendicato da gruppi fondamentalisti islamici vicini ad Al Qaeda, le comunità cristiane egiziane hanno protestato in modo veemente contro le autorità, ree di non proteggere abbastanza la minoranza religiosa cattolica nel paese africano. Ci sono stati scontri con la polizia locale e manifestazioni che hanno dato vita ad un clima non certo di integrazione religiosa.
La polizia locale ha arrestato alcuni giorni dopo circa 17 persone, per poi rilasciarne 10, dimostrando quanto non siano preparati ad affrontare emergenze simili. Papa Benedetto XVI si è detto molto turbato per quello che tutti i cristiani stanno subendo nel mondo in questo momento particolare, con un evidente riferimento anche agli attentati contro i fedeli in Iraq.
L’Imam di Al Azhar ha invece criticato l’ingerenza del Papa nella vicenda ma da lui si sono dissociate molte associazione mussulmane nel nostro paese ed all’estero dove, invece, regna la condanna unanime per un gesto scellerato ed una politica religiosa medioevale.
Ora si pensa eventualmente a cancellare la celebrazione del Natale copto data la tensione tra Cristiani e Musulmani. La verità è che si preannuncia un 2011 davvero molto pericoloso per le minoranze cattoliche presenti nel resto del mondo e prima ci si renderà conto del problema senza false ipocrisie, prima si potrà correre ai ripari.
Fabrizio Pace
