Terza sconfitta stagionale per la Viola di coach Fantozzi. I nero arancio, non riescono a dare continuità alla vittoria ottenuta domenica sul parquet del Pala Calafiore ai danni di Bernalda. Che la gara a Martina Franca fosse complicata, l’avevamo ampiamente previsto. Come ulteriore aggravante, troviamo in casa Viola le pesanti assenze: out Padova, Cavalieri e De Gregori, comunque in campo a mezzo servizio. Ma passiamo al match di ieri. La gara si mette subito bene per i padroni di casa che, trascinati dalla prestazione super di Bazzoli (25 punti per lui, con 8 su 11 al tiro e 25 di valutazione), riescono ad incanalare il match sul binario giusto. La Viola subisce le iniziative di Martina Franca e il primo periodo si chiude con il punteggio di 17 – 11. Seconda frazione, stesso copione. Martina Franca è padrona del campo, e alla Viola non basta un’ottima prestazione del solito Dalfini (25 punti con 11 su 11 al tiro!) per tenere botta contro la veemenza dei pugliesi. I nero arancio non riescono a colmare il gap anzi, vanno al riposo lungo con addirittura 13 punti di distacco, 42 – 29.
Nel terzo periodo la Viola cambia completamente registro e rientra dagli spogliatoi con lo spirito giusto riuscendo addirittura a ribaltare la situazione. Al suono della sirena del terzo quarto, il tabellone del Pala Wojtyla dirà, Martina Franca 52 Viola 56. A questo punto, sembrerebbe che l’inerzia della gara fosse tutta a favore dei reggini che, dopo aver ribaltato una situazione critica, avrebbero dovuto controllare la gara. Ma così non è. Nel quarto periodo infatti, i padroni di casa si rifanno sotto, riprendendo in mano le sorti del match e riuscendo a portare a casa due punti fondamentali che rilanciano fortemente le quotazioni di Martina Franca. Il risultato finale sarà 77 – 67, con un 25 – 11 di parziale nel quarto periodo che è costato la gara alla Viola. Infortuni a parte, era poco probabile che la Viola avesse potuto mettere in difficoltà i padroni di casa mandando a punti solo sei effettivi.
Oltre Dalfini infatti, solo Ruggeri (14) e Cavalieri (11) sono riusciti a superare la doppia cifra a referto, dato davvero poco incoraggiante per una squadra che punta al salto di categoria. Ma il torneo è ancora lunghissimo e la Viola avrà la possibilità di rifarsi. A cominciare da domenica prossima. Al Pala Calafiore infatti, sarà di scena nell’ultimo turno dell’anno solare, il derby calabrese tra la Viola e Catanzaro. I giallo rossi, dopo un avvio non proprio esaltante, nelle ultime giornate si sono rilanciati prepotentemente in classifica, e ora occupano il quarto posto a soli due punti dai reggini. Gli ingredienti per una partita davvero super ci sono tutti.
Ci si aspetta un Pala Calafiore gremito per l’ultima del 2010. vista anche la folta rappresentanza catanzarese attesa, sarà l’occasione giusta per il riscatto dei nero arancio che vorranno salutare nel migliore dei modi il proprio pubblico prima della sosta.
Serie A Vincono le prime due della classe e iniziano a calcare un mini solco con le inseguitrici. Siena e Milano riescono a chiudere senza troppe difficoltà le pratiche Brindisi e Avellino. I campioni d’Italia, grazie ad un grande prestazione corale, riescono ad espugnare il Pala Pentassuglia di Brindisi, impianto dall’atmosfera notoriamente incandescente. Il risultato finale sarà 51 – 68. Vince anche Milano che contro Avellino si affida alle giocate di Jaaber (22) e Hawkins (17) per portare a casa due punti che la mantengono in scia di Siena. 90 – 78 il punteggio per la squadra di coach Bucchi che, insieme ai campioni d’Italia, hanno dato il via ad una mini fuga a due. In coda, e sinceramente fa un po’ specie dirlo, è Roma ad aggiudicarsi la sfida calda contro il fanalino di coda Teramo. La squadra guidata da Boniciolli, fortemente in difficoltà in queste giornate, guadagna due punti che le “regalano” il terzultimo posto con soli sei punti. Davvero poco per una compagine abituata a ben altri palcoscenici. Risale piano piano Caserta che, al Pala Maggiò riesce ad avere la meglio sulla sorpresa Varese, assicurandosi due punti fondamentali per la lotta salvezza.
Danilo Santoro