Diventa operativa la legge del 4 Giugno 2010, che prevede il test per la conoscenza della lingua italiana da parte degli stranieri che richiedano un permesso di lungo periodo o a tempo indeterminato e ne disciplina le modalità di svolgimento.
Tutti gli extracomunitari potranno fare richiesta on line del modulo per partecipare al test; se i requisiti richiesti saranno soddisfatti, il sito del ministero girerà le domande alle prefetture territoriali competenti e quest’ultime provvederanno ad avvisare gli interessati con l’ora, la data ed il luogo dello svolgimento dell’esame.
Una discreta conoscenza delle lingua italiana garantirebbe un processo d’integrazione molto più rapido, ecco quello a cui mira il nostro governo con l’attuazione di questo provvedimento. Non sono dello stesso avviso i partiti dell’opposizione che con la senatrice Livia Turco chiedono 30 milioni di euro per corsi di apprendimento dedicati agli extracomunitari poiché, a loro avviso, senza questi corsi di preparazione all’esame il test risulterebbe quasi come discriminatorio e non aggregante e inoltre, frequentando questi corsi i tempi di attesa per il rilascio del permesso di soggiorno di lungo periodo sarebbero abbreviati da 5 a 3 anni.
Fabrizio Pace