Reggina, Atzori fa il mea culpa per Varese e carica: “contro l’Albinoleffe serve la vittoria”

Vigilia del recupero della diciassettesima giornata. Gli amaranto, dopo la pesante sconfitta non tanto per il risultato quanto per il non gioco patita a Varese, tornano al Granillo a distanza di quasi un mese per affrontare l’Albinoleffe di mister Mondonico. La Reggina vuole mettere alle spalle questo periodo negativo e questo obiettivo, traspare dagli atteggiamenti e dalle parole di mister Atzori in conferenza stampa: “Il primo responsabile della sconfitta di Varese sono io – ha affermato il mister – perché non sono riuscito a trasmettere ai ragazzi quello che andava fatto in campo. Il Varese ha giocato come la Reggina di qualche settimana fa ed è riuscito a metterci in difficoltà. Ma contro l’Albinoleffe dobbiamo voltare pagina”.

Prima di cominciare a parlare del prossimo avversario, il mister ha voluto dare chiarimenti sulla posizione di Giacomo Tedesco, mandato in tribuna a sorpresa nella trasferta di Varese: “Giacomo era nella lista dei diciotto, ma subito dopo pranzo ha avuto una colica renale, problema che aveva già accusato giovedì. Ha fatto un’ecografia, ancora qualcosa si vede, vediamo se le cose miglioreranno al punto da poter beneficiare del suo contributo domani. Ad oggi credo di si.  Sono state fatte supposizioni perché è facile parlare quando le cose non si sanno, nessuno mi ha fatto la domanda altrimenti nel dopo partita avrei chiarito la situazione”.

Aleggia un po’ di sconforto in sala stampa, specie per quanto riguarda il reparto avanzato che, ad eccezione del solo Bonazzoli al momento ha fallito. Ma Atzori “difende” i suoi ragazzi: “Forse stiamo chiedendo a questi ragazzi cose di cui ancora non sono capaci. Non possiamo pretendere da loro che sostituiscano un elemento dall’esperienza di Bonazzoli. Io dico che molti di questi ragazzi tra qualche anno giocheranno in categorie superiori. Non dobbiamo pretendere tutto e subito, è logico che in un percorso di crescita ci siano degli alti e dei bassi. La qualità c’è, io sono convinto del valore di tutti loro, la giovane età ammette qualche errore, poi non so se Bonazzoli a 20 anni era già così forte”. Gli amaranto, come detto in precedenza, stanno attraversando un periodo difficile di flessione che, in un campionato così dispendioso e lungo come la serie B è molto frequente e Atzori questo lo sa bene: “Credo sia normalissima una flessione dell’Empoli dopo quindici partite, così come la nostra partita di Varese può essere vista come una pausa.

La bravura e la forza di un gruppo, di una squadra si vede con il modo e la tempistica con cui si esce da questi momenti. Tutte le squadre hanno avuto un calo, tranne il Novara. La migliore medicina sono i tre punti”. Tre punti che vanno ricercati contro un avversario “imprevedibile”. Capace di perdere in casa e vincere in trasferta con chiunque. Il mister cita la gara di Grosseto dove, dopo lo 0 a 3 del primo tempo, l’Albinoleffe è stato capace di acciuffare il 3 a 3 in dieci uomini: “E’ una squadra che può far bene dappertutto, a maggior ragione dobbiamo arrivare a questa gara con la mentalità giusta, mettendo in campo motivazioni superiori a quelli dei nostri avversari, contrariamente a quanto avvenuto a Varese dove l’avversario ha messo più corsa, più grinta, più voglia, in pratica ha fatto quello che ha sempre fatto la Reggina fino alla settimana prima. Per quanto riguarda la nostra formazione  ci saranno delle novità visti anche i due impegni ravvicinati, ma non anticipo nulla, vedrete domani”.

In chiusura il mister ha voluto spendere qualche parola anche per Giosa, difensore giovane ma di esperienza per questa categoria che Atzori reputa molto importante per la squadra: “Antonello si allena regolarmente con noi da una settimana dopo il fastidio al tallone che ha avuto. A Firenze c’era in programma di fargli fare un tempo, poi la brutta partita non mi ha consentito di fare questo. Lo considero un leader all’interno dello spogliatoio per come si comporta e per come parla”.

Danilo Santoro

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