In queste settimane abbiamo parlato delle favorite alla vittoria finale della Champions League, nell’approfondimento di oggi ci soffermiamo sulle possibile out-sider cioè quelle squadre che partono dietro rispetto alle grandi ma che possono rovinare i sogni di gloria delle corazzate europee. Una di queste realtà è sicuramente il Lione, semifinalista nella scorsa stagione e, da sempre, mina vagante della Champions. D’altronde, stiamo parlando di una compagine che, lo scorso anno, è arrivata anche in Semifinale prima di arrendersi al Bayern Monaco. Il tecnico Puel vuole sfruttare il talento di Gourcouff e la vena realizzativa di Lisandro Lopez per tentare una nuova impresa. Il Tottenham di Rednkapp va inserito in questa lista. Con un Van Der Vart in più ed un Bale imprendibile sulla fascia sinistra, puoi permetterti di tutto anche di distruggere i campioni d’Europa in carica dell’Inter. Un’altra squadra con cui tutti dovranno fare i conti per la vittoria finale è l’Arsenal, l’eterna incompiuta del calcio inglese. Gli uomini di Wenger giocano un calcio spettacolare ma che non si tramuta quasi mai in grande vittorie ma tutti vorranno evitare di confrontarsi con gente come Fabregas, Van Persie e compagnia. In Spagna, c’è il Valenzia che ha venduto i suoi pezzi migliori nel corso dell’ultima Estate ma che è sempre ostico da affrontare soprattutto quando gioca davanti al proprio pubblico. Alcune minacce arriveranno dall’Est europeo con lo Spartak Mosca ed il Rubin Kazan, sempre pronte a fare scherzi alle favorite del torneo. Occhio al Benefica, una compagine che ha individualità di alto livello e che può rovinare qualche progetto importante nei prossimi mesi. In Francia ci sarebbe anche il aArsiglia di Deschamps ma la squadra della città di Zidane è troppo discontinua per poter essere una vera e propria minaccia. Non arriva nessun pericolo dall’Olanda che sta per perdere Ajax e Twente, le due rappresentanti degli eredi della nazione in cui è nato il Calcio totale. Sarà molto difficile che una di queste squadre vinca la Champions League 2010-11 ma l’esperienza insegna che possono nascere annate anomale in cui qualche favorita può fallire basti pensare al 2003-04 quando, all’atto finale, sono arrivate Monaco e Porto, due squadre che non erano nei principali pronostici degli addetti ai lavori. Talento e grandi giocatori ci sono. Adesso bisogna aspettare il vederdetto del campo.
Giuseppe Dattola