BOLOGNA- L’edizione numero 35 del divertimentificio del MotorShow, rappresenta a pieno la nuova epoca del motorismo, quello declinato al kilowatt piuttosto che al cavallo vapore. Dei costruttori presenti praticamente nessuno ha mancato di presentare modelli a trazione interamente o completamente elettrica. Anche la Ferrari con le presentazione nei mesi scorsi di vetture a basso impatto, dimostra di credere in questo indirizzo tecnico.A traino dell’elezione della Nissan Leaf auto dell’anno 2011, prima affermazione simile per un auto tutta elettrica, i costruttori hanno tracciato la strada per il futuro prossimo. Malgrado lo scetticismo che ancora accompagna questa alimentazione per autonomia e costi, la storia insegna che qualunque tecnologia abbia moltiplicato la resa e abbattuto i costi appena abbia raggiunto certe quote produttive. Gli ultimi anni hanno dimostrato che l’unica seria alternativa ai carburanti fossili, disponibili ancora per circa un secolo, è l’elettrico, molto più che l’idrogeno. La più estrema fra le esecuzioni non a scoppio è stata la spettacolare Peugeot Ex 1, biposto da 340 cv dedicata ai 200 anni della casa francese.
In anteprima mondiale ci sono la Audi A1 e-tron, la Seat IBe, le Renault Concept Car DeZir e Twizy, la Mitsubishi i-Miev e l’Escooter della Smart. Proprio la Twizy della Renault, negli stand è la più circondata d’interesse in assoluto, perché il MotorShow racconta la nuova tendenza del mercato: le star sono sempre più le piccole e le supercar. Le due fasce all’antipodo che crescono in piena crisi. Il mercato del lusso conosce un incremento continuo, mentre le piccole rappresentano la domanda di un utenza che vuole abbassare i costi di gestione. Il mercato delle auto medie è sostanzialmente stabile, dunque l’esercizio di coraggio della Nissan nel presentare un auto rivoluzionaria come la Leaf proprio in questo settore, vuole essere un segno di rottura che ora gli altri costruttori saranno costretti a seguire. Restando nel gruppo Renault, la piccola biposto Twizy esordirà nel 2012 con un prezzo molto competitivo, stile esclusivo e buona autonomia. E’sembrata universalmente l’alchimia più concreta fra tutte quelle esposte. Fra le auto convenzionali ammiratissima la monumentale Mercedes Cls, secondo atto della berlina coupè ante litteram, accanto all’anteprima del futuro F800 Style, cioè i colpi di matita delle berline con la stella a tre punte che verranno. Peugeot rilancia nelle medioa-lte con la gamma 508, che finalmente avvincenda nel listino la valida ma ormai anziana 407.Molto apprezzata la Evoque, nuovo Suv compatto e sportivo della Land Rover in arrivo a giugno, che guarda dritto negli occhi la Bmw X1 e la Audi Q3, calendarizzata in primavera. Tre e cinque porte per una formula stilistico-meccanica che sembra vincente. La Nissan mette al centro del proprio stand la straordinaria Gtr V-Spec, più snella di 100 kg della versione standard della Ipercar nipponica. Nessuna auto al mondo con meno di centomila euro offre un passaporto tecnico equivalente. La Maserati si prende la scena con la GranTurismo S, versione vitaminizzata della raffinata berlinetta del Tridente stanziata a quota 444 cv. La la più ammirata in assoluto della kermesse è però sempre la Ferrari, che con la 458 Italia nella versione corsaiola Challenge annichilisce l’intera concorrenza. Carrozzeria alleggerita negli spessori, uso massiccio di carbonio, rapporti ravvicinati, ammortizzatori monotaratura e roll bar da 50 mm, firmano l’esecuzione dedicata al monomarca del Cavallino. In pista va già forte quanto la 430 all’apice dello sviluppo, e se la Scuderia era stata sviluppata da Michael Schumacher, per la 458 le dritte al progetto Challenge sono arrivate da Fernando Alonso. Marzo 2011 darà il semaforo verde della pista al V8 da 571 cv che frulla a novemila rotazioni al minuto, come nessun altro propulsore di serie a bilancio del pianeta. Il calendario gare avrà un crescendo di eventi fino a domenica 12, quando l’epilogo del MotorShow sarà affidato al Memorial Bottega. Peccato per l’ennesima assenza del eptacampione dei rally Seby Loeb.
Francesco Romeo