Lamezia Terme, auto travolge gruppo di ciclisti. Otto i morti

Ennesima tragedia consumatasi sulla fatiscenti (chiamarle così è un complimento) strade calabresi. La A3, la 106, tutti nomi che ben conosciamo purtroppo per le frequenti notizie di cronaca nera che le vedono coinvolte. Questa volta è toccato alla statale 18, arteria che costeggia la A3 da Reggio Calabria fino a Napoli. Domenica mattina, giorno di riposo e relax. Giornata ideale, complice il bel tempo, per chi vuole passare una domenica dedicandola al proprio sport preferito. Ma, per otto appassionati della bici, la domenica di ieri è finita in tragedia. Otto morti ed un ferito grave, tutti appartenenti ad un gruppo di appassionati, è il tragico bilancio che l’asfalto consegna ad amici e parenti. Il gruppo è stato travolto da un’auto in località Marinella a Sant’Eufemia. Dalle prime ricostruzioni il conducente, un marocchino che sarebbe risultato sotto l’effetto di stupefacenti, ha perso il controllo della vettura, una Mercedes, ed è finito fuori strada, rimanendo ferito. Secondo le prime informazioni, il marocchino viaggiava in direzione Gizzeria sulla strada statale 18 e al chilometro 372, mentre dalla direzione opposta, arrivavano in fila i ciclisti. Con lui viaggiava anche suo figlio, un bimbo di 10 anni, rimasto lievemente ferito e trasportato in ospedale per accertamenti. Le sue condizioni non sono gravi. Il conducente ora è piantonato in ospedale, in stato di arresto con l’accusa di omicidio colposo plurimo. L’arresto è stato disposto dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme. Dalle prime ricostruzioni dell’accaduto sembra che l’automobilista stesse effettuando una manovra di sorpasso. La vettura, ha scorto troppo tardi il gruppo di ciclisti provenienti dalla corsia opposta, travolgendoli. Gli otto ciclisti travolti e uccisi facevano parte di un gruppo amatoriale di Sambiase di Lamezia Terme, legato alla palestra “Atlas”. Tra le vittime c’è anche il titolare di una palestra del quartiere Sambiase di Lamezia Terme. Si tratta di Fortunato Bernardi, che gestiva la palestra Atlas. Gli altri componenenti del gruppo, tutti di Lamezia Terme, erano ciclisti amatoriali. Questi i nomi resi noti di alcune delle vittime: Vinicio Poppin, Fortunato Bernardi, Pasqualino De Luca, Domenico Palazzo, Rosario Perri, Giovanni Cannizzaro e Franco Strangis. Subito dopo l’accaduto, immediato l’arrivo dei soccorsi che, giunti sul luogo, si sono ritrovati di fronte ad un vero e proprio scenario di guerra: “Quello che abbiamo trovato arrivando è stato uno scenario impressionante. Indescrivibile. Nemmeno una bomba avrebbe potuto provocare qualcosa del genere”. A parlare è Silvio Rocca, uno dei primi soccorritori della Croce bianca accorsi sul luogo dell’incidente. “Ci avevano allertato – ha aggiunto Rocca – per un incidente in cui, secondo le prime notizie, era coinvolto un solo ciclista. Giunti sul posto, però, abbiamo visto che si trattava di una strage. Tutte persone che conoscevamo personalmente e quindi il colpo è stato ancora più doloroso. Abbiamo allertato gli altri soccorsi e l’elicottero. Qualcosa di veramente sconvolgente”. Anche il sindaco della città calabrese si unisce al dolore dei parenti: “È una tragedia immensa”. Così il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, commenta il grave incidente. “Uno spettacolo terribile”, ha soltanto detto con la voce rotta dall’emozione. L’amministrazione comunale dichiarerà il lutto cittadino.

Danilo Santoro

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