Dopo il tormentone estivo del Waka-Waka di Shakira assistiamo in questo periodo al Wiki -Wiki. La notizia era già nell’aria e noi avevamo già scritto riguardo le vicende di Julien Assange, il fondatore del sito Wikileaks, in merito all’ordine di arresto internazionale pendente sulla sua testa. L’ex pirata informatico torna oggi prepotentemente alla ribalta grazie alle rivelazioni shock (da lui ampiamente annunciate nei giorni scorsi) del suo sito web che pubblica costantemente i file segreti dei servizi di intelligence americani.
Oggi sono riportati tutta una serie di commenti, relazioni e valutazioni che gli americani avrebbero dato riguardo ai capi di stato di altri paesi e ai vertici delle Nazioni Unite . Valutazioni per lo più spiacevoli e che danno tutta un’altra ottica alle formali relazioni diplomatiche. Per esempio il nostro Premier Silvio Berlusconi viene definito un incapace, debole fisicamente perché spenderebbe molto del suo tempo per i suoi party mondani. In più aggiungono che è il portavoce di Putin in Europa.
Quest’ultimo sarebbe insieme a Medvedev, il presidente russo, nulla di più che un mafioso. Ma ce n’è per tutti e infatti, Angela Merkel è etichettata come una che non rischia mai, Gheddafi come un’abile politico ma Botox dipendente e ipocondriaco, il presidente pakistano, Karzai, è descritto come un paranoico, quello francese, Sarkozy, come un povero imprenditore. Ma l’onda delle rivelazioni sul sito di Assange non termina qui. Gli USA stanno cercando da tempo ti fermarlo, motivo per il quale l’uomo è in perenne fuga in giro per il mondo, descrivendo l’era di Obama come il più duro dei regimi oscurantisti, dichiarando che mai nessun altro presidente aveva fatto tanto per limitare la libertà di stampa.
Insomma rivelazioni e critiche su tutti che potrebbero incrinare irreparabilmente le relazioni internazionali anche se i personaggi chiamati in causa tendono a minimizzare l’accaduto, primo fra tutti il nostro premier che ha accolto le dichiarazioni sul suo conto con un compiaciuto sorriso.
Fabrizio Pace
