Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, ha garantito il pagamento di un acconto sulle spettanze delle maestranze che hanno lavorato, senza essere pagati, alla realizzazione del nuovo mercato agro-alimentare di Mortara, dopo la recente risoluzione del contratto di appalto con l’impresa. Portare a compimento il mercato agro-alimentare di Mortara continua ad essere una priorità per l’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria. A tal proposito, il sindaco Giuseppe Raffa è impegnato in prima persona per la risoluzione di tutti i problemi legati alla realizzazione della nuova struttura. Dopo la recente risoluzione del contratto di appalto con l’impresa, il Primo Cittadino ha voluto dare un segnale di vicinanza alle maestranze che hanno lavorato, nei mesi scorsi ,senza percepire gli stipendi, per il progetto integrato che come si sa, oltre al nuovo mercato, prevede anche la realizzazione, con i fondi del “Decreto-Reggio”, della sede dell’Atam, del mattatoio e del canile municipale. Il Primo Cittadino ha garantito il pagamento di un acconto sulle spettanze dei lavoratori, in attesa che venga definito l’intero contenzioso. “La somma – ha specificato il Sindaco – servirà ad alleviare i disagi degli operai e rappresenta la conferma di un impegno che abbiamo assunto con i commercianti e gli stessi lavoratori nel corso di incontri tenutisi nelle settimane scorse per arrivare prima possibile, attraverso un preciso crono-programma, alla realizzazione dell’importante struttura. L’obiettivo primario rimane il completamento dell’area mercatale per poterla consegnare il più presto possibile alla fruizione dei cittadini, trasferendo così gli operatori che continuano a lavorare in condizioni estremamente disagiate nei box fatiscenti di via Aspromonte. La rescissione del contratto con l’impresa – continua Raffa nella nota – rappresentava per noi un passaggio obbligato che adesso ci consentirà di valutare nel suo complesso la situazione all’interno del cantiere e procedere spediti all’ultimazione dei lavori necessari per la consegna delle opere”.
Danilo Santoro