Normalmente avremmo usato l’aggettivo ‘salato’ per definire il sapore di una condanna ma, in questo caso, siamo costretti dalle circostanze ad usare l’equivalente opposto. La Corte di Giustizia Europea condanna l’Italia perchè nelle etichette del cioccolato Made in Italy comparirebbe la scritta cioccolato puro, cosa non veritiera poiché ci sono anche i grassi vegetali, oltre il burro di cacao, nella moltitudine del cioccolato in vendita.
Questa scritta per Bruxelles trarrebbe in inganno i consumatori e lederebbe il loro diritto ad un’informazione corretta e completa riguardo i prodotti acquistati. Sembrerebbe quasi una congiura nei confronti dei prodotti Made in Italy poiché, già in passato, la corte si era pronunciata contro altri prodotti italiani: il vino, il latte, i formaggi, le telline, alcuni pesci; insomma le tradizioni gastronomiche italiane ne vengono danneggiate in maniera robusta.
Il sospetto nasce dalla contraddizione in cui la corte cade su alcuni argomenti come, per esempio, l’accettazione del formaggio senza latte o del vino senza uva! Non sono questi casi paradossali? Forse bisognerebbe rivedere qualche normativa.
Fabrizio Pace