La Borsa Valori è il mercato dove si scambiano i principali valori finanziari, ossia le Azioni, le Obbligazioni ed i Titoli di Stato, di cui abbiamo già parlato. Ogni giorno gli organi di informazione specializzata divulgano i dati sulle variazioni dei titoli azionari e dei principali indici azionari. Vediamo di capirne di più. Già sappiamo che le Azioni sono quote di proprietà del capitale di una Società per Azioni: il proprietario, dunque, è comproprietario della Società, ed in virtù di ciò acquisisce il diritto a riscuotere il dividendo, ossia la quota di profitto proporzionale alla quota di capitale posseduto. Ne deriva che, sul mercato azionario ossia in Borsa, per la elementare legge della domanda e dell’offerta, le azioni che distribuiscono dividendi sono richieste dal mercato, quindi il loro prezzo tende a salire; al contrario, le azioni di società che funzionano male (si usa dire “bollite”) non le vuole nessuno, ed il loro prezzo tende a scendere. Naturalmente in Borsa esistono gli speculatori, che seguono una strategia completamente opposta a quella che seguono i risparmiatori: gli speculatori comprano quando gli altri vendono ed il prezzo scende, in attesa che poi il prezzo risalga e vendere, guadagnandoci. Spesso gli speculatori possono contare su notizie segrete “soffiate” da fonti sicure, che favoriscono l’azione speculativa; altre volte si costituiscono dei veri e propri accordi tra speculatori per colpire un determinato listino – o una determinata moneta straniera: è capitato alla Lira nel 1992 – e guadagnarci una barca di soldi. Mondo cinico e spietato, le Borse – segnatamente quelle statunitensi – rappresentano il peggio dell’Avidità, dell’Ingordigia e dell’Egoismo. L’andamento di ogni singola Borsa Valori è rappresentato da un indice azionario. Un indice azionario è una media delle variazioni dei listini azionari, che può essere ponderata in base al numero delle azioni scambiate o in base al valore delle società cui i titoli corrispondono. In Italia è in vigore il FTSE MIB, che è un indice che prende in considerazione 40 titoli del mercato italiano e ne calcola la media delle performance assegnando a ciascuna di esse un peso ponderale in rapporto al loro valore di capitalizzazione, ossia al valore delle società cui corrispondono. In questa maniera si riesce a dare una rappresentazione abbastanza veritiera dell’andamento complessivo del mercato azionario e così indirizzare gli investitori. Un’ultima considerazione, che è una curiosità, una particolarità: per il gioco dei fusi orari, la Borsa di Tokio comincia a lavorare prima di quella di Londra ed ancora prima di quella di New York, per cui la sua apertura condizionerà a cascata prima il mercato europeo, ed in seguito quello statunitense.
Prof. Giuseppe Cantarella