La procura federale del Belgio nell’ultimo mese ha ricevuto altre 103 nuove denunce di abusi sessuali commessi da preti pedofili. Dall’analisi delle denunce emerge che la maggioranza delle vittime, che ha scelto di ricorrere alla magistratura,sono uomini (76%), il più giovane ha 23 anni e il più anziano 82. In tutto la commissione Adrianssens aveva raccolto quasi cinquecento denunce di altrettante vittime di abusi, 13 delle quali suicidatesi.
Numeri nuovi ma che confermano una triste abitudine di questo momento storico: il fenomeno dei sacerdoti che abusano sessualmente di altra gente. In questi mesi il dibattito è stato affrontato in tante occasioni ed anche il sommo pontefice Benedetto XVI è intervenuto recentemente per deplorare pubblicamente gli uomini di chiesa che si rendono colpevoli di questo crimine. Debellarlo non è facile perché questa gente, spesso, si nasconde dietro una tonaca per avvicinare le potenziali vittime e compiere qualsiasi tipo di abuso. I dati provenienti dal Belgio sono le ultime statistiche di un fenomeno che ormai si è espanso in tutto il Mondo. La Chiesa dovrebbe avvicinare i fedeli ma notizie di questo tipo non fanno altro che spaventare la gente e cresce la paura di mandare i propri figli sotto la tutela di potenziali criminali. E’ chiaro che non si può fare di tutta un’erba un fascio ma le denunce aumentano settimana dopo settimana e la pedofilia nella chiesa sta diventando una piaga sociale, l’ennesima di un momento storico che avrebbe bisogno di certezze e sicurezze, due cose che la Chiesa Cattolica ha sempre cercato di dare ai suoi fedeli non sempre, purtroppo, riuscendoci.
Giuseppe Dattola