Secondo turno infrasettimanale per la Reggina che, sul difficile terreno del Tombolato di Padova, affronterà un Cittadella reduce da tre risultati utili consecutivi. Banco di prova importante per misurare le ambizioni amaranto, tenuto conto delle pesanti assenze di cui i reggini sono gravati. Mancherà nuovamente il bomber amaranto Emiliano Bonazzoli, sul quale il mister ha parole di grande elogio: “Emiliano è l’attaccante più forte che c’è in questa categoria, l’ha dimostrato in quest’inizio di campionato. Credo che un qualsiasi allenatore ed una qualsiasi squadra soffrono le sue caratteristiche, poi lui è un esempio per tutti. Vorrei che chi lo sostituirà non venisse paragonato a lui, non c’è un altro Bonazzoli. Oggi voleva già allenarsi, ma ho dovuto a tenerlo a freno, perché non me la sento di rischiare un guaio muscolare più serio, penso che mercoledì si riaggregherà al gruppo. Non so chi giocherà al suo posto, anche se penso che l’alternativa naturale sia Francesco (Zizzari). Domani mattina, dopo la rifinitura che faremo a Padova, deciderò”. Oltre Bonazzoli mancherà anche uno dei protagonisti del centrocampo, vale a dire Giuseppe Rizzo che, sconterà un turno di squalifica a causa dell’ammonizione rimediata venerdì contro il Portogruaro. Per la sostituzione di Rizzo, Atzori promette che non ci saranno sorprese ma si riserva a domani la scelta del sostituto. Giunti alla quattordicesima giornata cominciano ad affiorare i primi segnali di stanchezza e, molto probabilmente, nella gara di domani Atzori effettuerà un po’ di turn over per permettere ai più utilizzati di riprendere un po’ di fiato, visto anche l’altro impegno ravvicinato che attende la Reggina sabato in casa contro il Torino: “Tredici partite in due mesi si sentono sulle gambe in tutte le squadre. Ho una rosa ampia, molto competitiva e mi sembra giusto cercare freschezza atletica in quei giocatori che hanno giocato di meno rispetto a quanti hanno tirato la carretta fino al momento”. Il mister successivamente ritorna sull’avversario che ci attende domani, ricordando che non è il Cittadella che ha tanto ben figurato l’anno scorso ma, che non è assolutamente un avversario da sottovalutare come dimostrano le ultime prestazioni: “Il Cittadella non è quello dell’anno scorso, ma non sarà assolutamente una gara facile perché loro, dopo un inizio stentato, vengono da una serie di risultati positivi. Non sono partiti benissimo perché hanno cambiato tanti elementi e devono assemblarsi al meglio. E’ una squadra che se la gioca sempre e con tutti e che, anche con il Varese, è andata vicina alla vittoria, noi dobbiamo sfruttare quelle che sono le caratteristiche che ci hanno contraddistinto fin ora: la forza, l’umiltà, la corsa e la determinazione e la voglia di fare bene per allungare il nostro momento positivo e migliorare ancora la nostra classifica. Non sarà facile, nessuna partita lo è. Anche se l’ostacolo sembra “abbordabile” vi assicuro che non lo è, i nostri avversari sono da prendere con le molle, sono da temere soprattutto in attacco hanno Piovaccari, un elemento che conosco, al quale dovremo stare attenti”. La classica domanda sugli obiettivi degli amaranto non si fa attendere e, il mister, come sempre vola con il basso profilo: “ I miei ragazzi se hanno un sogno dentro possono coltivarlo, ma parlare di serie A in questo momento è assurdo, se non continuiamo a crescere. Nello spogliatoio non si parla assolutamente di promozione”. In conclusione Atzori fa una disamina sull’attuale condizione delle papabili per la promozione a cominciare naturalmente dal Novara capolista: “Il Novara, ad oggi, è assolutamente raggiungibile. Non vorrei che qualora non dovessimo riuscirci si creino situazioni spiacevoli, ma il fatto che dall’esterno qualcuno ci consideri, alla stregua di Atalanta e Siena, un pitbull che abbaia in attesa di mordere chi lo precede mi fa piacere, ma voglio che siate voi a dirlo, non io”. Piedi per terra dunque per questa Reggina che si prepara ad affrontare le prime vere “prove di maturità” perché, dopo il Cittadella, gli amaranto se la vedranno come già detto con il Torino e con il Novara. Un trittico di incontri davvero interessante. Gli obiettivi amaranto? È ancora presto…ma stiamo a vedere come la squadra uscirà da questi tre incontri.
Danilo Santoro