<<Nei vostri occhi leggo le attese, le speranze e la voglia di realizzarvi nel mercato del lavoro che, così com’è, ancora, purtroppo, non riesce ad accogliere le nuove generazioni. Per questo voglio esortarvi a diventare in prima persona i “costruttori di futuro e di legalità”.>> Ha esordito così il Presidente della Commissione Regionale per l’emersione del lavoro non regolare Benedetto Di Iacovo, durante l’incontro tenutosi con gli studenti delle quinte classi dell’istituto ITIS Panella e dell’ istituto IPSIA Fermi di Reggio Calabria, per illustrare il progetto “La legalità cresce sui banchi di scuola: giovani giornalisti in azione”, in tutte le sue articolazioni. Il tour del progetto della legalità, da un mese sta interessando oltre 15 classi terminali di altrettanti istituti tecnici e professionali della nostra regione. L’iniziativa mira a combattere l’illegalità in generale e quella nel mercato del lavoro in particolare, nonché tutte le forme di lavoro sommerso, nero e grigio, favorendo una maggiore consapevolezza tra i giovani studenti sull’importanza di un lavoro regolare positivo, propositivo e sicuro. In tale direzione, le scuole rappresentano l’ambito privilegiato ove poter fare acquisire una “cultura della legalità”, capace di fronteggiare nel tempo questo fenomeno degenerativo per la nostra regione. Il progetto in corso, fortemente voluto dal governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, si avvale della collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale, nella persona del Direttore generale Francesco Mercurio, e dell’Ordine dei giornalisti calabresi nella persona del Presidente Giuseppe Soluri. Grande è stato l’entusiasmo con cui gli studenti hanno accolto il Presidente Benedetto Di Iacovo con il suo staff tra cui il professore Domenico Marino, coordinatore del progetto, Ivana Criniti, tutor regionale del progetto, Alessandra Giulivo, coordinatrice del gruppo della comunicazione per la provincia di Reggio Calabria e Teresa Sgambellone, in rappresentanza dell’USR, il Dirigente dell’istituto ITIS Panella,Luciano Nunnari e il Dirigente dell’istituto IPSIA Fermi, Antonino Sergi, seguendo l’incontro con grande interesse e coinvolgimento. “L’educazione alla legalità – ha affermato il Presidente Di Iacovo – aiuta a sviluppare la consapevolezza che condizioni, quali la dignità, la libertà, la sicurezza vanno perseguite, volute e, una volta conquistate, vanno protette e difese nel tempo. Il lavoro sommerso rappresenta uno dei principali problemi del nostro Paese, ancorché della nostra Regione, poiché, oltre a colpire uomini e donne nella loro dignità di lavoratori e nella loro sicurezza, danneggia la parte sana del sistema produttivo ed è la causa maggiore di evasione fiscale e previdenziale. Bisogna contrastare l’economia sommersa e combattere ogni forma di lavoro irregolare”. Il Presidente ha, inoltre, sottolineato come quest’azione di contrasto sia in linea con il pensiero del Governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti e dell’Assessore regionale al lavoro Francesco Antonio Stillitani, i quali sanno che, proprio perché nell’era del federalismo fiscale, le Regioni devono garantirsi le risorse necessarie per far fronte ai servizi rivolti ai cittadini. Pertanto, è in questa direzione che va l’ipotesi di legge regionale di contrasto al sommerso, poiché porta risorse certe, individuabili in circa 350 milioni di euro l’anno a vario titolo all’erario. Infine, Di Iacovo, ha espresso un ringraziamento, ancorché al Governatore ed al Direttore generale della presidenza Francesco Zoccali per il concreto sostegno ed al Direttore generale dell’ USR Francesco Mercurio per l’attenzione che ha rivolto al progetto, sostenendolo attraverso dei supporti professionali adeguati e al Presidente dell’Ordine dei giornalisti Giuseppe Soluri, per la grande attenzione che i mezzi di comunicazione stanno dimostrando, seguendo attentamente tutte le tappe della legalità.
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