Quattro novembre, giorno dell’Unità d’Italia e festa delle Forze Armate. Festeggiamenti in tutta la penisola e anche in Calabria per la ricorrenza che ha segnato la nostra identità nazionale. Celebrazioni per i 150 anni dell’unità si sono svolte in tutte le province con la deposizione di corone di fiori ai monumenti ai caduti cittadini.
Il 4 novembre nella città di Reggio Calabria è iniziata, come da tradizione, con una commemorazione eucaristica celebrata dal Vescovo Vittorio Mondello presso la Chiesa di San Giorgio al corso, alla quale è stata davvero importante la partecipazione dei cittadini, sospinti sicuramente dal sentimento nazionale, ma anche dal momento delicato che la città calabrese dello Stretto sta vivendo in questo ultimo periodo.
Dalla chiesa di San Giorgio, la cittadinanza si è recata presso il Monumento ai caduti sul Lungomare Falcomatà, dove sono state deposte le corone d’alloro offerte dai vari livelli istituzionali in onore delle Forze Armate: il Prefetto Luigi Varratta, il Sindaco Giuseppe Raffa, il vice-presidente del consiglio regionale Alessandro Nicolò e del presidente dell’amministrazione provinciale Giuseppe Morabito. Successivamente è stato il momento della cerimonia dell’alzabandiera e della lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Reggio Calabria, inoltre, è la città calabrese scelta per ospitare, il 7 novembre, le iniziative programmate nell’ambito delle celebrazioni per l’Unità Nazionale e le Forze Armate; gli eventi quindi hanno preso ufficialmente il via il 4 novembre e proseguiranno sino a domenica 7.
Il calendario degli eventi è stato illustrato a Palazzo San Giorgio dal sindaco di Reggio Giuseppe Raffa, dal prefetto Luigi Varatta e dal generale Armando Lusi, comandante della Legione Carabinieri Calabria, alla presenza, tra gli altri, del tenete Marcello Tudda (comandante del distaccamento dell’Aeronautica Militare), del generale Liborio Volpe (comandante del Comando Militare Calabria), del Capitano di Vascello Vincenzo De Luca (direttore Marittimo Calabria e Lucania) e del colonnello Alberto Reda (comandante provinciale della Guardia di Finanza). In particolare, sul Lungomare reggino, dalla mattina sino alla sera del 7 si susseguiranno una serie di appuntamenti volti ad avvicinare ancor di più il cittadino alla conoscenza delle attività espletate dalle Forze Armate. Un’esposizione di mezzi sarà allestita per tutta la giornata e saranno presenti stand, mentre alle 11 ci saranno degli atti dimostrativi e, in conclusione, l’ammainabandiera. A tutto questo si unirà l’iniziativa “Caserme Aperte”: si potrà visitare la Scuola Allievi Carabinieri di Reggio e le strutture delle Capitanerie.
“Non potevamo che accogliere con entusiasmo la scelta di Reggio quale location delle manifestazioni”. Così il sindaco Raffa che ha voluto sottolineare il ruolo delle Forze Armate, nel passato e nel presente, rimarcando il loro impegno sul territorio calabrese. “Questa festa – ha aggiunto – coincide con la presenza dell’Esercito in città: decisione che noi abbiamo accolto favorevolmente e non come una militarizzazione, per la tutela dei cittadini onesti che costituiscono la maggioranza della popolazione reggina. Insomma siamo di fronte a percorsi virtuosi ed indispensabili per fare quadrato intorno a quei barlumi di positività che si stanno registrando in Città. Mi auguro che Reggio sappia cogliere anche questi aspetti, dimostrando ulteriore fedeltà a quei valori che le forze Armate portano da sempre avanti”. Parlando del processo di unità nazionale e del ruolo che le Forze Armate hanno avuto nello sviluppo di questo processo, il generale Lusi, ha ricordato “come storicamente esse siano vicine alla popolazione anche nei momenti di maggiore emergenza tutelandola in ogni circostanza, ed impegnandosi in missioni all’estero”. “Questa – ha, poi, detto Varatta – è l’occasione per rinnovare i sentimenti di gratitudine, riconoscenza, affetto per tutto ciò che le Forze Armate hanno fatto per la Nazione a partire dal 1861 ai giorni nostri. La scelta di Reggio Calabria ci gratifica ed è il segnale di ulteriore attenzione dello Stato nei confronti della Città”.
Antonella Pirrotta