A dir poco fantastici gli anticipi della nona giornata di serie A. I primi protagonisti sono stati i ragazzi del Genoa di Gasperini, che hanno affrontato l’Inter in casa venerdì sera. Una partita, ricca di occasioni sia da una parte che dall’altra, decisa però da un’imbarazzante papera di Eduardo, peggiore in campo, che su un tiro del subentrato Muntari, si lascia scappare il pallone che finisce inesorabilmente in rete.
Sabato da leoni per la Roma che ritorna alla vittoria, travolgendo un buon Lecce per due reti a zero. Vucinic sta tornando il Montenegrino che tutti noi conosciamo, imprendibile sulla fascia, uomo assist quando serve e goleador; è suo il gol che chiude definitivamente la partita. Ottima la prestazione di Nicolas Burdisso, che su un cross di Riise, anticipa tutti, segnando la rete dell’1:0. Il capitano, Francesco Totti, salterà il derby contro la Lazio, per aver avuto una brutta reazione nei confronti dello scorrettissimo Oliveira, che l’ha sgambettato in corsa lontano dalla palla.
Alle 20:45 di sabato è solo vero calcio. Milan – Juventus, partita d’importanza fondamentale, è stata decisa da chi nei momenti di difficoltà, nonostante le critiche, nonostante l’età, sa farsi sentire: Alex Del Piero, il capitano che firma la rete del 2:0. Primo a dare inizio alle danze è Fabio Quagliarella, che salta altissimo punendo Abbiati con un ottimo colpo di testa. Ad accorciare le distanze è lui, l’ex di turno, ZlatanIbrahimovic, sfruttando al meglio la sua prestanza fisica.
Nell’anticipo di domenica delle 12:30, una strabiliante Lazio travolge, fuori casa, un Palermo che non molla mai. Un gol capolavoro di Dias decide il match; ottimo il gesto tecnico, atletico e balistico davvero da ammirare. È sempre lui a sventare le incursioni di Pinilla e compagni non al top. Il migliore. Continua cosi la marcia della Lazio che si lancia a più quattro dall’Inter. Quando per il Palermo, Pastore e Ilicic non girano per il verso giusto, a risentirne è tutta la squadra, non continua nei risultati ma in netto miglioramento per quanto riguarda le prestazioni.
Le partite pomeridiane regalano per i primi quarantacinque minuti, solo un gol, e che gol quello dell’Udinese che passa in vantaggio grazie a un gran destro dalla distanza, di un funambolico Alexis Sanchez che batte Gillet. Il Bari fa fatica a dare delle palle giocabili agli attaccanti; Barreto non riesce a sfruttare una splendida occasione, facendosi parare un rigore da Handanovic, che lo ipnotizza. È un altro cileno, Isla, a regalare la rete del 2:0 per l’Udinese con uno splendido diagonale. Questa giornata segna la quarta vittoria consecutiva per l’Udinese e contemporaneamente la quarta sconfitta consecutiva per il Bari.
Partita vivace quella tra Cesena e Sampdoria, dove ha la meglio nella prima fase, la squadra di casa, presentandosi più di una volta nell’area di Curci. Nel secondo tempo, a consentire alla Samp di rilanciarsi al sesto posto, è Pazzini, che sigla la rete dello 0:1, mandando così all’ultimo posto i ragazzi di Ficcadenti. Erano ben diciannove gli anni dall’ultima vittoria dei blucerchiato al Manuzzi contro il Cesena.
Nel match Cagliari – Bologna a mettere la firma sul primo gol è Nene’, (primo stagionale), che sfrutta al meglio l’assist del “folletto” Cossu e la staticità della difesa avversaria, battendo il Nazionale Viviano. Raddoppia Nainggolan per il Cagliari, segnando la sua prima rete in serie A, nonostante il buon momento della squadra di Malesani.
Nella sfida tra Brescia e Napoli, a decidere l’incontro è Lavezzi, segnando il suo terzo gol stagionale. Nonostante la buona prestazione della squadra di casa, gli attaccanti non riescono a capitalizzare al meglio le tantissime occasioni per ristabilire il risultato.
Il posticipo di domenica sera tra Catania e Fiorentina finisce in pareggio. Uno ritrovato Mutu cerca di mettersi in mostra talvolta esagerando con i tiri dalla lunga distanza. Per il Catania è il capitano, Giuseppe Mascara, che tenta di spronare la sua squadra; colpisce anche un incrocio su calcio piazzato ma gli manca il suo partner d’attacco, Maxi Lopez. Partita vivace nel primo tempo, va a calare nella ripresa regalando poche emozioni.
Giuseppe Foti