Non è una novità, il clima risente dell’operato umano. Ecco come si spiegano i numerosi tifoni e tempeste che stanno flagellando Asia sud orientale. Attualmente è l’Indonesia a essere squassata da venti potentissimi e onde giganti. Nei giorni scorsi si era avuta una situazione analoga in Vietnam e nelle Filippine dove il tifone Megi ha causato innumerevoli vittime, danni alle abitazioni e la mobilitazione precauzionale di migliaia di persone.
Il Vietnam è stato il paese che ha pagato di più: sono circa 70 le vittime in tutto il paese dove le piogge torrenziali erano cominciate molti giorni prima. Ha destato scalpore il “naufragio” di un bus totalmente travolto delle acque del fiume Lam in piena. Nelle Filippine il bilancio delle vittime fortunatamente è ridotto a soli 30 decessi e qualche disperso ma sono state molte le frane e le zone smobilitate per paura delle onde anomale.
I venti che soffiavano a più di 260 km hanno distrutto le case, le linee elettriche e quelle telefoniche, lasciando isolate numerose parti del paese. Il tifone Megi, il più potente degli ultimi 60 anni ha causato danni in Thailandia dove ha sommerso sotto un metro d’acqua le zone del Nord-Est. Il governo cinese è stato costretto a smobilitare circa 150.000 persone nelle province confinanti con le zone alluvionate dove gli esperti prevedono che Megi arriverà molto depotenziato ma sempre molto pericoloso. (foto di repertorio)
Fabrizio Pace