Tornerà protagonista il sud il prossimo maggio, quando il Giro d’Italia dei 150 anni dall’Unità, attraverserà lo stivale in un ideale cammino di coesione intorno ad una immensa passione. Così, dopo il via da Torino i 7 maggio, la corsa rosa arriverà sulle nostre strade in occasione dell’ottava tappa, da Sapri a Tropea il 14 Maggio 2011. Una frazione di 214 chilometri, secondo arrivo veramente pianeggiante – dopo la tappa di Parma – dove i velocisti potranno dir la loro in un Giro che si annuncia votato alle grandi montagne. A distanza di 37 anni si tornerà a partire da Sapri, per costeggiare il tirreno e giungere a Tropea, al termine di una discesa tecnica che nel 2005 vide il successo di Paolo Bettini. Maratea, Praia a Mare, Scalea, Diamante, Paola, Amantea, Pizzo, Briatico saranno le località dalle quali passerà la corsa Rosa prima dell’arrivo.
Una tappa che sarà un intermezzo tra il primo arrivo in salita, il giorno prima a Montevergine, e lo sbarco in Sicilia, dove i corridori dovranno misurarsi non una, ma ben due volte con l’Etna. Angelo Zomegnan, direttore del Giro d’Italia, ha voluto sottolineare come sarà una giornata simbolica, quella del 15 maggio, giorno dell’arrivo sull’Etna. “Ricorrerà l’anniversario dell’autonomia della regione Sicilia”, quindi, ecco il dato storico che emerge, in un Giro tracciato con in mente i 150 anni dall’Unità d’Italia, dove molte altre saranno le tappe con un significato che va oltre lo sport.
La Sicilia, quindi, altra terra del sud che torna ad accogliere la carovana del Giro. Sarà una tappa con partenza da Messina, 159km buoni per saggiare le forze in campo tra chi aspira a far bene e, magari, vincere il Giro. Come spesso si pronostica nelle prime tappe di montagna, non si conoscerà il nome del vincitore, ma si saprà chi il Giro non lo può vincere.
Dopo la partenza, si scenderà lungo la costa ionica, passando per Roccalumera, Letojanni, Taormina, per poi puntare verso il vulcano: Fiumefreddo, Linguaglossa e si attaccherà il primo versante. Giunti in cima, discesa verso Zafferana Etnea, Acireale e Mascalucia: qui inizierà l’ascesa finale, 6.5 chilometri con una pendenza media dell’11% che da Nicolosi proietteranno il gruppo ai 1904 metri di Rifugio Sapienza. Si chiuderà con questa tappa, l’omaggio del Giro d’Italia al Sud, prima di un lungo trasferimento in aereo che farà risalire lo stivale fino a Termoli, sede di partenza della decima tappa dopo il giorno di riposo.
I due siciliani che saranno in gruppo, Visconti e Nibali, affronteranno con ambizioni e prospettive diverse la corsa sulle loro strade. Nibali ha già dichiarato alla presentazione che sarà un’ascesa molto dura, quella verso Rifugio Sapienza, mentre Visconti ha ammesso che non sarà la tappa ideale per le sue ambizioni: punterà ad una vittoria al Giro, che non è mai riuscito ad agguantare, su tappe meno ostiche, potendo contare sullo stimolo della maglia di campione italiano conquistata quest’anno.
Sarà un Giro che si deciderà sugli sterrati, riproposti dopo l’esperimento del 2010 con la tappa di Montalcino, e le grandi montagne: Grossglockner, Giau, Crostis, Zoncolan, Colle delle Finestre sono alcuni dei punti topici che in Maggio accoglieranno chi vorrà coltivare ambizioni rosa; senza dimenticare tante frazioni intermedie con “trappole” buone per inventarsi qualcosa; in fondo, a L’Aquila quest’anno una tappa che doveva rivelarsi priva di grandi insidie, ha rischiato di stravolgere il Giro. Appuntamento al 7 maggio, per accompagnare la carovana sulle strade nel grande spettacolo del ciclismo.
Fabiano Polimeni