di Fabrizio Pace – Umberto Bossi leader della Lega Nord non si è mai fatto apprezzare per le sue esternazioni gentili, in special modo quando le stesse erano rivolte all’ Italia che per lui inizierebbe subito sotto l’Emilia Romagna. Si potrebbe dargli torto se con il termine LADRI lui volesse intendere che a Roma il Senato e la Camera negli anni passati hanno mandato lo stato italiano quasi in bancarotta? E reso il Sud del Paese la palla al piede per evoluzione economica nazionale? Assolutamente no.
Ma non si può rimanere di certo con la memoria ai fatti del venticinquennio passato, ora l’Italia è diversa è cambiata. Non ci sono quella miriade di partitucoli, molti dei cosiddetti ladri hanno pagato o stanno pagando il loro conto con la giustizia, risulta perciò anacronistico e forse solamente populistico inveire contro Roma e il Sud Italia, dato che si sta cercando il modo per venire a capo di una crisi economica epocale.
Bossi dovrebbe ricordare che il Nord Italia è così ben produttivo in certe sue zone anche per la forza lavoro e manageriale dei molti uomini meridionali immigrati in passato. Dovrebbe non solo attaccare per non far dimenticare chi rubò allo Stato ma anche continuare a proporre sempre nuove soluzioni a livello Nazionale che possano dare la possibilità al SUD di riprendersi e di limitare gli sprechi. Insultare o credere in una fantomatica divisione geografica nazionale è quanto mai utopistico.
Speriamo che il leader del Carroccio si batta per far approvare dal suo governo il federalismo fiscale che potrebbe essere una buona via d’uscita per il Paese, poiché responsabilizzerebbe le realtà locali, facendo pagare in primis gli amministratori incompetenti o inadempienti.