Crisi finanziaria e sistema bancario

La crisi finanziaria che si è scatenata nell’estate 2007 ha avuto origine dalle perdite registrate dagli operatori del settore dei mutui sub – prime, determinando in seguito, nel settembre 2008, il fallimento della Lehman Brothers. Cerchiamo di capire qualcosa di più. La finanza è un settore dell’economia piuttosto complesso, e non è facile comprenderne i meccanismi di funzionamento con immediatezza; né tantomeno si vuole pretendere qui di essere in grado di illustrare l’intera materia in maniera esaustiva, per i limiti di spazio imposti dalle esigenze redazionali.

foto di GNS

Per molto tempo gli unici valori finanziari trattati alla Borsa Valori sono stati le azioni, le obbligazioni e i titoli di Stato. Le azioni sono quote di proprietà del capitale di una Società per Azioni, così che chi possiede azioni di una SpA è comproprietario di quella SpA.

Il principale diritto che scaturisce dal possesso di azioni di una SpA è quello relativo alla riscossione del dividendo, ossia la quota di utile che proporzionalmente spetta all’azionista.

Le obbligazioni sono prestiti che una SpA richiede al mercato dei risparmiatori, così che chi acquista un’obbligazione emessa da una SpA diventa creditore di quella SpA, e il suo principale diritto è quello di riscuotere l’interesse (semestrale, annuale, ecc) predeterminato all’atto dell’emissione dell’obbligazione, e alla scadenza ricevere il capitale prestato.

I titoli di Stato sono essenzialmente prestiti che lo Stato richiede al mercato finanziario per far fronte alle esigenze di liquidità della Finanza Pubblica.

Per certi aspetti, dunque, i titoli di Stato sono del tutto simili alle Obbligazioni. I titoli di Stato attualmente emessi dal Governo sono: I Buoni Ordinari del Tesoro (BOT); i Certificati di Credito del Tesoro (CCT);  i Certificati del Tesoro Zero Coupon (CTZ); i Buoni Poliennali del Tesoro (BTP); i Buoni del Tesoro Poliennali  indicizzati all’Inflazione Europea (BTP€i).

Accanto a questi prodotti finanziari, che potremmo definire “classici”, dobbiamo registrare la presenza di numerosi derivati finanziari. Il prodotto finanziario derivato più celebre è, senza dubbio, il future: si tratta di un contratto con cui ci si obbliga ad acquistare, o vendere, a una certa data e a un certo prezzo, merci o titoli finanziari come azioni od obbligazioni. Si tratta, pertanto, di una sorta di scommessa sull’andamento del prezzo del bene oggetto di transazione.

Prof. Giuseppe Cantarella

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