Si è tenuta oggi alle 11.00 presso la sede di Azione Nazionale di Reggio Calabria la conferenza stampa del centrodestra reggino dal titolo: Dove c’è il DANNO c’è il GUADAGNO. I toni usati dai rappresentanti seduti al tavolo, Ernesto Siclari, Franco Germanò e Mariangela Cuzzola, sono stati tanto forti quanto pesante è la “notizia” che hanno voluto divulgare ed è legata, in senso ampio, alla delibera del CIPE del 3/8/2011 in relazione all’assegnazione alla Città Metropolitana di Reggio Calabria di risorse per un totale di 124 milioni di euro indirizzati ad opere strategiche importanti. Con carte alla mano Franco Germanò ha esposto come la giunta Falcomatà con delibera n 167 del 3/11/2015 prende atto del definanziamento subito dalla delibera della precedente Giunta Arena a circa 32 milioni di euro ed approva il quadro dei progetti cantierabili destinando 190 mila euro per uno studio di fattibilità e 100 mila euro per l’assistenza al project management. Il giorno 30 dicembre 2015 l’attuale giunta cittadina approva con delibera n 212 del 30\12\2015 uno schema di accordo di partenariato-progetto ” Metropolitan Mobility Sistem (MMS)” con la società UIRNET s.p.a. per la realizzazione dello studio di fattibilità di cui alla delibera 167\2015, riguardo un importo di 190 mila euro. La suddetta 
è una società per azioni costituita, su impulso del ministero delle infrastrutture, per la “Realizzazione di una piattaforma di gestione della rete logistica nazionale che permetta la interconnessione di interscambio modale” ed è stata definita dall’art. 2 dm. 18t del 20\06\2015. I suoi soci sono diverse autorità portuali ed altri soggetti tra i quali Vitrociset. E’ proprio sulla Vitrociset che si sofferma l’attenzione dei relatori, in quanto in base alle loro spiegazioni, è una società che si occupa prevalentemente di: Difesa, Homeland Security, Space& Transport, Government&Industries. L’assessore Agata Quattrone in base a quanto ascoltato oggi, avrebbe lavorato con diverse qualifiche per la URINET prima e per la VITROCISET dopo, (negli anni 2009-2013) come visibile dalla fotocopia del profilo Linkedin (social a vocazione professionale) distribuito alle testate intervenute. Le due cariche, quella odierna e quella dell’attività professionale o di consulenza, sono inco
mpatibili in base a quanto sancito all’art.4, comma 1 e 9, comma 2 del decreto legislativo 39\2013. I tre non traggono conclusioni avventate ma hanno annunciato che la carte della vicenda saranno inviate all’Autorità Anticorruzione presieduta da Cantone. Politicamente Germanò auspica: “Se il sindaco Falcomatà non ne sa nulla, allora deve subito revocare la delibera e fare dimettere la Quattrone. Se è al corrente di tutto, invece, deve dimettersi lui”. Obiettivamente nella vicenda, così come riportata, c’è qualcosa di strano. Si chiede l’intervento del Sindaco che dia una spiegazione plausibile o un provvedimento ad hoc dopo l’accertamento dei fatti. Oppure ci si aspetta adesso una replica della diretta interessata.
A fine conferenza abbiamo intervistato l’avvocato Ernesto Siclari (CRCD) che ci ha rilasciato le seguenti considerazioni – A fronte di una vera e propria campagna promozionale fatta di slogan e immagini proiettate sui monumenti. Assistiamo all’ennesimo elogio dell’ipocrisia perpetrato da questa Amministrazione Comunale. I cittadini sono costretti dal oltre un anno a questa parte ad ascoltare dichiarazioni di intenti ispirate a forme di legalità ed assoluto rispetto della normativa oltre che di trasparenza, alle quali però seguono fatti di segno opposto. C’è quindi il tentativo di fare passare l’azione amministrativa di questa giunta comunale, come sostenuta da elevati valori di moralità e legalità. E’ come se godesse di un’immunità auto-conferita, un’osservanza delle regole che poi nella pratica è spesso disattesa. Chi quotidianamente indossa le vesti di censore di trasparenza e legalità dovrebbe farsi parte attiva per fa sì che all’interno della sua amministrazione vengano rispettati questi principi.
